Catanzaro, “Rinascita-Scott”: accolta l’istanza di ricusazione del giudice Tiziana Macrì

La Corte di appello di Catanzaro, presieduta da Loredana De Franco, ha accolto l’istanza della Dda di Catanzaro che chiedeva la ricusazione del giudice Tiziana Macrì fino a poche ore fa, presidente del collegio giudicante nell’ambito del processo “Rinascita-Scott”, che inizierà il 13 gennaio prossimo.

Nel dispositivo emesso dalla Corte di appello si legge che “Tiziana Macrì, quale giudice per le indagini preliminari nell’ambito dello stesso procedimento, ha emesso provvedimenti di intercettazione a contenuto decisorio con apprezzamento nel merito in relazione all’imputazione associativa e alle articolazioni ad essa strettamente connesse. Attività a carattere giurisdizionale che ha comportato la valutazione di un corposo materiale investigativo confluito nel fascicolo processuale “.

La richiesta di ricusazione di Tiziana Macrì era già stata al centro della discussione lo scorso 9 novembre nel corso della prima udienza del giudizio immediato che vedeva tra gli imputati l’ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli. Nessuno però in quella sede aveva presentato istanza di ricusazione. Il nodo dell’incompatibilità della Macrì era emerso però all’indomani della sentenza contro il clan Soriano di Filandari emessa dal collegio presieduto dalla stessa Macrì lo scorso 26 ottobre. Si trattava del processo “Nemea” che conteneva anche gli atti e le contestazioni dell’inchiesta “Rinascita-Scott”. Inoltre, Tiziana Macrì nel ruolo di gip del Tribunale di Catanzaro nella fase delle indagini preliminari di Rinascita-Scott aveva autorizzato un’intercettazione richiamando nelle motivazioni l’associazione mafiosa e anticipando un futuro giudizio. Da qui l’istanza di ricusazione della Dda di Catanzaro accolta dalla Corte di appello.