Catanzaro, Sant’Anna Hospital. Longo firma il rinnovo dell’accreditamento dell’Utic

Tanto tuonò che piovve. Il Commissario ad acta per la sanità in Calabria, Guido Longo, ha appena firmato l’accreditamento del Sant’Anna Hospital di Catanzaro. Ormai da mesi i 300 dipendenti della struttura ma anche tante forze sane della società civile e persino le forze politiche più “impresentabili” avevano fatto appello al Commissario affinché ponesse fine al braccio di ferro tra il Sant’Anna e L’Asp di Catanzaro. E adesso è arrivata l’agognata firma di Longo che pone fine allo stillicidio e all’odissea di centinaia di lavoratori.

La vertenza, come accennato, riguardava anche l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e su di essa si è pronunciato più volte anche il Tar della Calabria e sempre in manoera favorevole al Sant’Anna, tuttavia non era ancora arrivato il placet di Longo.
Più volte noi, il sindacato e gli esponenti politici che si sono occupati del caso, avevano avuto rassicurazioni da parte del Commissario Guido Longo sull’imminente firma per il definitivo accreditamento. A tutt’oggi però, malgrado gli organismi interessati come la commissione tecnica Asp, l’Ota della Regione e il Comune di Catanzaro per gli adeguamenti strutturali, si fossero espressi favorevolmente questo non era accaduto. Ma adesso finalmente il Commissario si è deciso a mettere fine ad una vertenza assurda.

L’annuncio ufficiale è arrivato dal parlamentare del M5s Paolo Parentela. 

«Apprezzo la fermezza e rapidità con cui il commissario Guido Longo ha risolto il problema del Sant’Anna Hospital, decretando il rinnovo dell’accreditamento dell’Utic della clinica catanzarese e così consentendo la prosecuzione delle attività sanitarie dell’intera struttura». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che commenta: «Lo stesso commissario alla Sanità calabrese ha dimostrato indubbia capacità di porre valido rimedio alle lungaggini e complicazioni burocratiche che si erano registrate, mettendo un punto sulla questione specifica, che rischiava di compromettere il futuro dei pazienti e dei lavoratori del Sant’Anna». «Con i colleghi deputati Dalila Nesci, oggi sottosegretaria per il Sud, e Massimo Misiti – ricorda il parlamentare del Movimento 5 Stelle – avevamo seguito il caso molto da vicino. Proprio ieri, avevo chiesto con chiarezza che al Sant’Anna Hospital fosse riconosciuto il diritto all’accreditamento, sulla base del parere favorevole dell’Ota a seguito di recente verifica dei requisiti prescritti. Sull’argomento avevo anche affermato che gli aspetti amministrativi e penali non erano da confondere né mettere assieme». «Adesso il sostituto presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, dovrà potenziare alla svelta – conclude Parentela – il settore regionale Accreditamenti e Autorizzazioni, in modo che le pratiche giacenti vengano definite in tempi rapidi, tali da evitare azioni legali da parte di privati. Soprattutto, Spirlì dovrà imporsi sul dirigente generale Francesco Bevere, che anche sulla vicenda del Sant’Anna Hospital poteva avere un atteggiamento diverso e risolutivo».