Calabria 2021. Forza Italia, se non sono mafiosi non li vogliono. Mangialavori e i voti del clan Anello di Filadelfia

Se non sono mafiosi, non li vogliono. Fedeli al credo del loro capo assoluto e indiscusso Silvio Berlusconi, tutte le componenti di Forza Italia sono intrallazzate con la mafia e con la ‘ndrangheta fino al midollo. Ecco perché non ha destato nessuna sorpresa l’investitura di Antonino Mangialavori, senatore della Repubblica, al ruolo di coordinatore regionale di Forza Italia. Il medico vibonese, tornato a casa dopo molti anni di esperienza a Roma, è finito dritto dritto in una delle ultime operazioni della Dda di Catanzaro con pesanti dubbi sulle sue connessioni con un clan della ‘ndrangheta. Ecco cosa scrive di Lui “Contropotere” in un contesto più ampio nel quale prende in esame le incredibili ed eclatanti infiltrazioni mafiose che devastano il Comune di Tropea.

Principale sponsor politico dell’amministrazione comunale di Tropea è senza dubbio il senatore di Vibo Valentia, Giuseppe Mangialavori, che è anche coordinatore provinciale di Forza Italia, mentre il vicecoordinatore è l’attuale sindaco di Tropea Giovanni Macrì.

Il senatore Giuseppe Mangialavori, sponsor elettorale della lista capitanata da Giovanni Macrì

Mangialavori è anche componente della Commissione parlamentare antimafia. Il nome di Giuseppe Mangialavori è contenuto nel capo di imputazione di tre soggetti arrestati (Francescantonio Tedesco, Giovanni Anello, Daniele Prestanicola) a luglio per associazione mafiosa nell’operazione “Imponimento” della Dda di Catanzaro. Per loro infatti anche l’accusa di aver contribuito a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, come quando promuovevano il sostegno della cosca Anello di Filadelfia alle elezioni politiche nazionali del 2018 al dott. Mangialavori Giuseppe, poi eletto al Senato della Repubblica”.

Un profilo perfetto per Forza Italia e per zio Silvio, non c’è che dire.