Catanzaro, se la guerra è tra poveri a vincere saranno sempre i ricchi

Se la guerra è tra poveri a vincere saranno sempre i ricchi

D’altra parte per i pregiudizi della cosiddetta pubblica opinione, cui non ho mai fatto concessioni, vale per me in ogni caso la sentenza del gran fiorentino: Segui il tuo corso, e lascia dir le genti!(C. Marx dalla prefazione alla prima edizione del Capitale)

Gli “idonei delle graduatorie” ci perdoneranno la citazione un po naif e dal sapore retrò, ma è pur vero che il XIX secolo ultimamente sta ritornando di gran moda anche grazie a riuscitissimi film e serie televisive in stile “steampunk”. Moda che purtroppo non ci sembra casuale, infatti, le ambientazioni nella Londra vittoriana dell’800 più che avere un valore storico sono un comodo espediente narrativo per raccontare la ferocia del presente.
La brutalità sociale, la marginalità degli strati popolari, il continuo sopravvivere (non vivere), l’assoluta mancanza di potere decisione dei poveri, sono di stringente attualità nonostante ci siano una paio di secoli di distanza.

Prova ne è il vostro atteggiamento nei confronti della vertenza dei precari del Pugliese Ciaccio, atteggiamento che per dire il vero non sappiamo quanto sia diffuso e speriamo ristretto ad una esigua minoranza.
Chi ha firmato il comunicato utilizzando un nome collettivo preferisce scatenare una feroce guerra tra poveri che lottano tra di loro per un tozzo di pane (proprio come accadeva nell’800), piuttosto che rivolgere la propria giusta rabbia verso chi quel pane lo nega.
Non sono i precari del Pugliese ad impedire lo scorrimento delle graduatorie (da dove prenderebbero questo potere?) ma è tutto un sistema di corruzione, di controllo, di clientela che impedisce a voi di avere un sacrosanto posto di lavoro.
Come fate a pensare che la colpa della vostra condizione di disoccupazione sia imputabile a madri e padri di famiglia, molti dei quali in età avanzata che dopo anni di precarietà si sarebbero trovati in mezzo ad una strada?

È forse colpa loro se la sanità nella regione è commissariata oramai da più di 10 anni? È colpa loro se questo commissariamento ha aumentato la spesa invece di ridurla, facendo grosse regalie ai privati? È colpa loro se per il piano di rientro c’è il blocco del turnover, i post letto vengono ridotti e i presidi ospedalieri chiusi?
Ci chiediamo perché il vostro appello alla legalità non lo rivolgete contro la classe politica regionale e nazionale, contro gli oscuri interessi che si muovono dietro la sanità privata in Calabria, contro chi promette posti di lavoro in cambio di voti. Certo attaccare chi è più debole è sicuramente più comodo e meno pericoloso ma è altrettanto inutile per il conseguimento del vostro legittimo obbiettivo.

Prendete la citazione iniziale come un invito: “Seguite il vostro corso, e lasciate dir le genti” se volete iniziare una vertenza per la vostra assunzione, lasciando perdere le sirene dei politicanti in cerca si voti, nell’USB troverete sempre una porta aperta.
Vi invitiamo a “seguire il vostro corso” nella consapevolezza che questa battaglia è di tutti: dei precari, degli idonei, dei disoccupati, ma è sopratutto la battaglia dei calabresi per il loro diritto alla salute!

USB Catanzaro