A che punto siamo con la Catanzaro Servizi? Da qualche giorno sembra sia calato un silenzio carico di ombre ancora maggiori rispetto a quelle che già tutti conosciamo. L’amministratore unico Giancarlo Silipo ha presentato querela contro la Pservice (la società dalla quale ha acquistato crediti fiscali) per truffa nella quale dice che il sindaco Fiorita era a conoscenza delle operazioni così come l’ufficio partecipate e infatti ha pubblicato una manifestazione di interesse proprio per l’acquisto di crediti fiscali della Catanzaro Servizi.
Silipo in pratica – preso con le mani nella marmellata e a un passo dalla defenestrazione invocata a gran voce da chi vuole prendere il suo posto – dice di avere informato l’ufficio partecipate della sua intenzione di procedere con l’acquisto dei crediti fiscali, La PEC è dell’ 8 febbraio 2024. Il Comune sapeva ma non è intervenuto per segnalare la circostanza agli organismi di controllo e bloccare il tentativo di Silipo di procedere con l’acquisto di questi crediti fiscali.
Pare che di mezzo ci sia finito il dirigente di settore Macrina e la sua funzionaria e anche la presidente dei revisori del Comune Caputo, nipote dell’ex senatore Nanà Veraldi – un nome una garanzia…-, la cui nomina è ascrivibile al Gruppo Lega di Filippo Mancuso insieme al gruppo di Valerio Donato quando ancora facevano opposizione insieme.
Macrina, la sua funzionaria e la presidente dei revisori in sostanza non hanno effettuato i controlli dovuti insieme al revisore della Catanzaro servizi Scerra, visto che le prime operazioni sembra siano riportate in bilancio 2023 su cui lei ha dato il visto. Nella querela Silipo cerca di scaricare responsabilità alludendo alla conoscenza dei fatti riferiti direttamente al sindaco il quale tuttavia ha negato ma pare che Silipo abbia delle chat private con lui…
Nella querela si fa anche riferimento alla famigerata transazione “Aurora” e anche ad un parere del collegio sindacale del maggio 2024 (che esprimeva perplessità sull’operazione oltre che raccomandazioni) regolarmente firmato anche da Petitto e Conte. Questo parere sarebbe stato chiesto dal Comune stesso, che quindi non poteva non sapere come si dice in questi casi. Per farla breve, la “novità” è che il Comune sapeva eccome ciò che Silipo stava facendo e non ha fatto nulla per impedirlo.
E’ anche emerso che la gola profonda delle operazioni che informa il consigliere Veraldi e parte della stampa sia un tale che aveva partecipato al bando per i pontili con una società ma che è stata esclusa. Cosa che lo avrebbe portato a divulgare informazioni sensibili come “vendetta” verso Silipo che nel frattempo aveva iniziato a interagire con Danilo Abramo, il nipote del mitico Sergiun, agente per conto della Pservice e intermediario con l’imprenditore Speziali. Questo Danilo Abramo – oltre ad essere il nipote dell’ex sindaco – è anche cliente di Maurizio Scerra, revisore unico della Catanzaro Servizi … e il piatto è servito.









