Centrale del Mercure: un Osservatorio fasullo e un presidente da rimuovere

COMUNICATO STAMPA

Un Osservatorio fasullo, un Presidente da rimuovere, una Politica che dia risposte

Un chimico in pensione e un ingegnere in conflitto di interessi con ENEL. Queste le persone incaricate di compiere uno studio sulla centrale del Mercure. Di medici neanche l’ombra. Eppure era, ed è, evidente che quello che interessa alla gente è di sapere se e quali siano i rischi per la salute legati alle emissioni –certe!- di sostanze tossiche e cancerogene derivanti dalla combustione delle biomasse. D’altra parte, non ci si poteva aspettare nulla di diverso, considerando che il committente del cosiddetto “studio” era quell’Osservatorio Ambientale finanziato da ENEL, governato da rappresentanti di Enti ed Istituzioni sovvenzionati da ENEL e presieduto dal Presidente del Parco del Pollino, Ente che da ENEL riceve 500.000 euro l’anno. Per non parlare dell’altra imbarazzante situazione che vede l’Osservatorio e il Parco del Pollino condividere la stessa sede: quella del Parco a Castrovillari. Quasi plastica dimostrazione di una commistione grave e censurabile.

Conflitto di interessi, dicevamo. La Fondazione di Sviluppo Sostenibile, che ha svolto lo studio, ha, infatti, incredibilmente, ENEL tra i “Soci Fondatori”. Ed è ininfluente quello che un imbarazzato e imbarazzante Edo Ronchi –Presidente della Fondazione- sostiene al riguardo. L’unico fatto certo è che al momento della presentazione ufficiale del rapporto, ENEL e Fondazione erano legate da un accordo economico, accuratamente taciuto dal relatore! L’on.le Ronchi, da parte sua, non può sperare che si possa vivere di credito per cose messe in cantiere oltre vent’anni fa (e che, poi, i problemi non li hanno risolti…). Sul risultato tecnico-scientifico del rapporto, meglio stendere, per ora, un velo pietoso. Non si dimostra nulla di fondato, non si dice nulla di sensato!

Per quanto riguarda l’on.le Pappaterra, poi, il cui ruolo si è dimostrato, nei fatti, noi crediamo, decisivo per la riapertura della centrale dell’ENEL –nei confronti della quale, invece, l’Organo tecnico, cioè il Direttore dello stesso Ente Parco, aveva dato valutazione assolutamente negativa-, è forse il caso che continui a fare il Presidente. Ma dell’Osservatorio, non del Parco!

Sabato scorso abbiamo consegnato al Ministro dell’Ambiente, generale Sergio Costa, una documentazione su questa scandalosa vicenda della centrale del Mercure. Vicenda in cui la malapolitica ha, noi crediamo, violato e violentato diritti ed interessi delle popolazioni della valle del Mercure e il Bene Comune rappresentato dal prezioso e delicato Parco del Pollino. E come la malapolitica ha agito a tutela di interessi speculativi e predatori, ci aspettiamo che chi voglia cambiare strada lo dimostri concretamente e rapidamente. E’ tempo che Legalità e Giustizia ritornino anche nella valle del Mercure.

Forum “Stefano Gioia”

delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani

per la Tutela della Legalità e del Territorio