Cetraro. L’appello di Aieta: Non se ne può più! Un infermiere per “Gioia”

CETRARO. NON SE NE PUÒ PIÙ!
UN INFERMIERE PER “GIOIA”.

di Giuseppe Aieta

Ma qualcuno si vuole occupare di una bambina a cui è negata la gioia di frequentare l’asilo o no?
Ma possibile che tra Asp e Comune non si trovi un’intesa per garantire un infermiere e, dunque, la frequenza di quella bambina? Eppure le “relazioni istituzionali” sembravano ottime, tanto che per fare la delibera sul Punto Nascita hanno fatto passare 2 anni. E chi non si è fatto infinocchiare, nell’incontro della commissione paritetica del consiglio comunale con i vertici dell’Asp, é passato per arrogante.
La mensa non parte, il trasferimento degli alunni del plesso della scuola media- che poteva essere organizzato questa estate o al più nelle vacanze natalizie – ha fatto perdere una settimana di scuola.
Tutto confuso e arrangiato, senza visione e programmazione.

Ma la vicenda di Gioia (il nome é pura fantasia, ovviamente) che aspetta un infermiere è davvero disdicevole. La sciatteria, non la fantasia, come avrebbe voluto Vasco, é ormai al potere.
E non ditemi che faccio polemiche perché è in questi momenti che mi verrebbe voglia di essere Sindaco.
Altro che arrogante! Si è arroganti se ci si fa rispettare conoscendo le dinamiche amministrative, si è galantuomini se abbocchiamo come i merluzzi all’amo arrugginito di chi ci vuole portare a passeggio.
Su Gioia faremo una battaglia di civiltà, adesso basta! E se lo facciamo in ritardo è solo perché non volevamo strumentalizzare. Ma il grido d’allarme della sua mamma non può rimanere inascoltato.