Cetraro, ritornano i mercanti nel tempio del Palazzo
Sono tornati! I nostri lettori li conoscono bene, sempre loro due, Don Masino Cesareo e la signora Luciani (quella del Flag- Chiù pila pe tutti). Sono tornati alla carica, nel silenzio, dopo un paio di mesi di digiuno di potere e dopo aver massacrato per tutta l’estate la giunta in carica che non ha certo brillato visti i disagi di acqua, spazzatura, eccetera. Sono tornati per dire al sindaco Cennamo: o ci dai due assessori con il vicesindaco o con le minoranze ti mandiamo a casa.
Ma la cosa più grave è che la “copertura” politica l’ha offerta l’assessore regionale Gallo (sempre più cedrone) che vuole i suoi pezzi forti Cesareo-Luciani di nuovo ai posti di comando approfittando dell’assenza forzata del sindaco per gestire Cetraro con Forza Italia che spadroneggia.
Ma questa volta i conti non gli sono riusciti. Perché fulminato sulla via di Damasco dopo 4 lunghi anni, il segretario di quello che rimane del Pd di Bevacqua & C. a Cetraro, Gaetano Bencivinni, si è messo di traverso. I più informati ci raccontano che si è consumata in questi giorni una vera e propria guerra fratricida nel Pd: da una parte Bencivinni che non vuole più sentir parlare di accordi con Forza Italia, e dall’altra il redivivo Carmine Quercia che voleva l’accordo con Cesareo per le future elezioni.
Intanto a Cetraro sono accadute cose che qualcuno dovrebbe spiegare e di cui qualcuno dovrebbe occuparsi. Addirittura si sono organizzate feste del gelato finanziate dal Flag “La Perla del Tirreno” di cui è presidente la signora Luciani che in accordo con l’assessore Gallo-cedrone e con Don Masino Cesareo distribuisce “chiu pila pe tutti”. Il Flag è stato all’origine della disfatta della maggioranza dopo che è stato defenestrato Giovanni Rossi, professionista stimato, per far posto alla signora Luciani dietro pressione di Gallo-Cedrone. Una domanda semplice però va posta a chi dovrebbe controllare la spesa del Flag: ma cosa c’entrano i gelati col Flag che dovrebbe occuparsi solo di finanziamenti per l’innovazione del settore ittico e della pesca? Il Flag non potrebbe occuparsi invece che di gelati, della gestione del mercato ittico? O forse il mercato ittico crea imbarazzi?
Ma torniamo alla politica perché su questo argomento ritorneremo. Dopo che Cennamo ha varato l’ultima giunta dalla quale ha tolto a calci Don Masino e la signora Luciani questi ultimi, vedendo in difficoltà Cennamo grazie anche a quegli allocchi della minoranza, rilanciano: o ci nomini assessore e vicesindaco, o ti mandiamo a casa.
E qui si apre il capitolo minoranza. Tutti conoscono i nomi dei rappresentanti dell’opposizione nel consiglio comunale di Cetraro: uno su tutti, Peppino Aieta, il quale è di nuovo uscito dai radar, in perfetta linea con la scuola del suo mentore Palla Palla, che appare e scompare a rate. I bene informati raccontano che i vertici del Pd stanno premendo affinchè Cetraro torni al centrosinistra togliendo a Gallo-Occhiuto il monopolio di una località importante del Tirreno. Peppino Aieta e l’ex sindaco Angelo Aita, che è anche presidente del Consiglio, stanno alla finestra in attesa del consiglio comunale sul bilancio.
Ma nelle ultime ore l’atteggiamento arrogante di Forza Italia potrebbe far cambiare idea ai due ex sindaci che non ne possono più di questo trasformismo del tandem Cesareo-Luciani. Ricordiamo che Cennamo (vicesindaco insieme ad Aita nei 10 anni di governo) è stato in passato uomo molto vicino all’ex sindaco Aieta per cui non si esclude un ritorno di fiamma.
Sta di fatto che questa volta Don Masino-signora del Flag hanno tirato la corda. E Cennamo, notoriamente prudente, li ha sfanculati con un comunicato violento contro i forzisti e con un riconoscimento, invece, all’atteggiamento tenuto in questi mesi dalle minoranze.
Ecco cosa scrive Cennamo da Parma dove è ricoverato da febbraio scorso.
“In questi giorni ho fatto un appello alla responsabilità a tutte le forze politiche della nostra città, con l’obiettivo di dar vita a un dialogo costruttivo e proiettato al futuro. Ho avuto modo di sentire telefonicamente il coordinatore di forza Italia per aprire una trattiva. Purtroppo il confronto ha sancito una definitiva rottura dovuta all’atteggiamento intransigente di Forza Italia che non si è resa conto della gravità della situazione dimostrando insensibilità nei confronti della vicenda emotiva che mi ha riguardato da febbraio ad oggi.
Un fatto, che mi ha profondamente turbato e mi ha indotto a liquidare ogni forma di trattativa con questo partito.
Lancio un appello alle minoranze, ai partiti politici e ai movimenti civici rappresentati in Consiglio Comunale con la certezza di poter avviare un percorso virtuoso nell’interesse della collettività. Sono fiducioso anche perché ho avuto modo di verificare la grande sensibilità che hanno avuto ne miei confronti, avendo assunto in piu occasioni posizioni collaborative e costruttive. Non sono interessato a soluzioni pasticciate.
Vorrei varare prima del 18 settembre una nuova giunta in grado di agevolare la coesione sociale, il trionfo della politica e l’emarginazione di ogni forma di ambizione individualistica”.









