Cetraro sta crollando
Questa volta non parliamo solo di politica ma, dando uno sguardo ai social, ognuno si rende conto di come sia stata ridotta una ridente cittadina del Tirreno. Se da una parte è ben noto a tutti il tracollo verticale che ha subito Cetraro sul piano politico, economico e sociale, stamattina i cetraresi si sono svegliati avendo davanti una città che crolla inesorabilmente in ogni suo quartiere affogando sott’acqua. Strade che collassano, ponti chiusi, quartieri allagati.
In mezzo ci stanno cinque persone che tengono in ostaggio una cittadina e che non vogliono mollare la poltrona che comodamente siedono senza fare nulla se non aspettare il 27. Neanche la più semplice delle ordinarie manutenzioni sono capaci di fare come stappare uno scolo d’acqua.
Ma la responsabilità di quello che a Cetraro accade non è solo di questi cinque disperati ma di chi avrebbe il potere di mandarli a casa e non lo fa. Perché è vero che a mantenerli in vita sono Tommaso Cesareo e Gabriella Luciani, ma dall’altra parte non vediamo una linea dura che l’opposizione dovrebbe mantenere rispetto al disastro provocato da costoro. A dire il vero qualcuno si distingue come la democrazia cristiana che perlomeno prova a fare opposizione anche denunciando violazioni come l’approvazione fuori tempo del bilancio riequilibrato.
E rispetto alla linea soft tenuta dalle opposizioni il sindaco pensa di poter fare ciò che vuole addirittura minacciando di rivolgersi all’autorità giudiziaria se Angelo Aita, presidente del consiglio, non gli consentirà di intervenire attraverso il telefonino – come fanno due fidanzatini – in consiglio comunale per votare le variazioni di bilancio che altrimenti sarebbero bocciate perché, nonostante il soccorso di Forza Italia, non si avrebbe la maggioranza. E se non ci fosse stato, l’ex presidente del consiglio, Giovanni Rossi, ridicolizzare il sindaco e il suo ispiratore di quella ridicola lettera minatoria, tutto sarebbe passato in cavalleria.
Cetraro dunque se da una parte è bloccata e quasi sequestrata da cinque consiglieri comunali dall’altra registra una opposizione connivente se non trasversale. E mentre i rappresentanti del popolo dovrebbero difendere i cittadini e non lo fanno i mesi passano e le indennità aumentano come aumenta l’arroganza di un potere fine a se stesso che sta producendo infiniti danni. E mentre la città crolla negli inferi, i cinque amministratori senza maggioranza continuano a stare appollaiati sulle loro poltrone percependo ricche indennità e producendo il niente.