Cetraro, tutti i sospetti sull’intimidazione alla famiglia Giordanelli

Anche le fonti ufficiali delle forze dell’ordine lo confermano: è stato un incendio doloso a distruggere l’automobile di Serena Giordanelli, sorella di Anna Giordanelli, di 53 anni uccisa il 27 gennaio scorso a Cetraro mentre passeggiava vicino alla chiesetta di San Francesco. L’assassino è Paolo Di Profio, di 47 anni, infermiere all’ospedale di Cetraro, attualmente detenuto, cognato della vittima ed ex marito della proprietaria dell’automobile incendiata.

L’incendio dell’automobile di Serena Giordanelli è avvenuto mentre il mezzo, una Jeep Renegade, era parcheggiato nel giardino dell’abitazione a Cetraro. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri.
L’accusa sostiene che all’origine del delitto ci sarebbe stato un forte risentimento da parte di Paolo Di Profio che accusava la vittima di aver provocato la fine del matrimonio con Serena Giordanelli.

Pare che Serena Giordanelli avesse acquistato la Jeep Renegade con i soldi sottratti al conto cointestato con l’ex marito.
Tutto lascia pensare a un sinistro “avvertimento” da parte di qualche “scagnozzo” di Paolo Di Profio per indurre l’ex moglie e i suoi parenti a “giustificare” in qualche modo l’omicidio efferato compiuto dall’ormai famoso vigliacco senza palle.
Se Di Profio avesse le palle, potrebbe dire agli investigatori quello che sa.
Del resto, conosce benissimo l’amante della ex moglie, con il quale pranzavano insieme e andavano anche a caccia. Prima che si accorgesse della loro relazione sotto il suo naso.
Di Profio o chi per lui evidentemente non se la sentono di denunciarlo e vorrebbero che lo facessero i Giordanelli.
Speriamo che le forze dell’ordine stoppino sul nascere queste nuove insopportabili manovre da vigliacchi.