Conte accelera sui lockdown di Milano e Napoli e sullo stop allo spostamento tra regioni: lunedì in Parlamento il nuovo Dpcm

Da lunedì 2 novembre il nuovo Dpcm con il divieto di spostamento tra le Regioni e chiusura di negozi e altre attività. Per scongiurare il rischio di un lockdown il governo stringe sulle nuove misure che potrebbero essere varate già lunedì

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini – Fonte: Corriere della Sera

Divieto di spostamento tra le Regioni e chiusura di negozi e altre attività.

Per scongiurare il rischio di un lockdown nazionale — l’ultima carta, che l’esecutivo vuole provare a evitare in ogni modo — il governo stringe su una serie di nuove misure che potrebbero essere varate già lunedì 2 novembre.

Nel nuovo Dpcm — il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri — saranno indicate una serie di «zone rosse» e le attività che dovranno essere limitate (una delle ipotesi è che vengano chiusi i centri commerciali).

Sulla base della curva epidemiologica i componenti del Comitato tecnico scientifico, che già in serata potrebbe consegnare al governo indicazioni specifiche sui territori che al momento presentano maggiori criticità, hanno indicato alcune priorità che dovranno adesso essere discusse con le Regioni. Il confronto tra esecutivo e governatori avverrà nella mattinata di domani, domenica 1 novembre.

Nel pomeriggio di domani, alle 15.30, è prevista una nuova riunione tra il governo e i capi delegazione; e sempre domani, alle ore 17, all’incontro si uniranno anche i capigruppo di maggioranza.

Il lockdown totale è la misura che il governo vuole scongiurare, soprattutto per i timori legati all’economia, ma anche alla tenuta del tessuto sociale. La decisione su quest’ultima misura sarà presa a ridosso dell’8 novembre, 15 giorni dopo la scelta di chiudere bar e ristoranti alle 18 e limitare gli spostamenti delle persone.

L’accelerazione sulle misure locali, però, è stata imposta dai numeri. Altri 31 mila contagi in 24 ore, davvero troppi per poter aspettare ancora. Per questo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha cambiato strategia, rinunciando ad attendere la scadenza delle due settimane dalla firma dell’ultimo decreto della presidenza del Consiglio.

Lunedì sera, dunque, il premier firmerà il Dpcm con cui il governo potrebbe chiudere i confini tra le Regioni per provare a rallentare la corsa del virus.

Dopo aver sentito oggi il Comitato tecnico scientifico, domattina il capo dell’esecutivo e i ministri Speranza e Boccia vedranno i vertici delle Regioni, poi ci sarà un vertice del capi delegazione e nel pomeriggio i capigruppo di maggioranza. Lunedì mattina, con due giorni di anticipo, Conte sarà in Parlamento per presentare i contenuti del nuovo Dpcm: chiusura delle città in maggiore sofferenza, a cominciare da Milano e Napoli. Si potrà circolare solo con autocertificazione alla mano, per ragioni di urgenza, lavoro e salute.