Conte, Napoli e la Calabria: le prove tecniche di laboratorio vanno avanti a gonfie vele

La prossima tornata di elezioni amministrative sarà un banco di prova fondamentale per la politica italiana. Si vota a Roma, Napoli, Milano e Torino solo per citare le più grandi città e si vota anche in Calabria, le cui sorti sembrano sempre più strettamente legate a quelle di Napoli. Non è più un mistero che l’attuale sindaco di Napoli Luigi De Magistris sarà candidato alla guida della Regione Calabria e non è più un mistero il fatto che voglia guidare una coalizione di ampio respiro delle forze progressiste che non può che partire proprio da quella che si sta creando nella città di Napoli.

Ieri Giuseppe Conte, leader riconosciuto della nuova fase del M5s ma ormai anche del Pd, ha sfilato per le vie del centro storico di Napoli assediato dai fan e dai giornalisti come un’autentica rockstar. E la circostanza ha fatto andare in bestia quelli del centrodestra, che rosicavano e masticavano amaro per l’accoglienza riservata dai napoletani all’ex premier. Gli addetti ai lavori hanno detto e scritto che più che per sostenere Gaetano Manfredi insieme al Pd, candidato a sindaco di Napoli, Conte ha scelto Napoli per ricompattare i pentastellati. La passeggiata elettorale infatti è stata preceduta da una conferenza stampa alla presenza, tra gli altri, di Di Maio e Fico e l’obiettivo del ricompattamento sembra essere stato centrato. I mal di pancia rientreranno. Ma c’è di più. Chi sperava che Conte e Manfredi parlassero male dei decennio di amministrazione a guida De Magistris sono rimasti molto delusi. Nessuno dei due ha fatto cenno a nessuna forma di malgoverno, come qualcuno avrebbe sperato. Perché magari De Magistris non ritirerà la candidatura di Alessandra Clemente ma non c’è dubbio che nel sempre più probabile ballottaggio che si prospetta tra Manfredi e Maresca, i voti dell’attuale sindaco di Napoli andranno proprio a Manfredi. Ed è questo il “patto” che sta nascendo tra Conte e De Magistris. Suggellato anche dalla risposta data dall’ex premier a chi gli chiedeva in conferenza stampa della Calabria.

“Per la Calabria ci sono le condizioni per un patto per la Calabria, per mettersi attorno a un tavolo con tutte le forze che, a partire dal Movimento 5 Stelle e dalle forze di sinistra e civiche, ritengono di voler condividere questa grande responsabilità”, ha detto Conte. “Si stanno creando le “premesse” per un accordo e occorre ora individuare “un grande interprete del risveglio culturale che vogliamo per la Calabria”. Quasi superfluo sottolineare che il riferimento al “grande interprete” non può che essere De Magistris, visto che non ci sono altri candidati civici in Calabria.

Intanto, i boatos interni al centrosinistra sussurrano che anche Leu e quindi Speranza e Bersani stanno convergendo rapidamente su questa linea e le “prove tecniche” di laboratorio vanno avanti a gonfie vele. Così tanto che il centrodestra non solo ha “congelato” la candidatura dell’impresentabile Robertino Occhiuto ma la sta sostituendo con una inevitabilmente “civica” per non partire già battuti nel confronto con De Magistris.