Corigliano-Rossano 2024. La promessa: “Il 10 giugno Robertino torna sulla terra…”

La campagna elettorale a Corigliano-Rossano sta entrando nel vivo non foss’altro perché è proprio adesso che Stasi e Straface devono chiudere gli accordi per le liste e di conseguenza per i candidati che portano voti. E già da tempo si è scatenata una “guerra” senza quartiere con alcuni ben noti faccendieri del sottobosco della sanità rossanese che stanno promettendo posti di lavoro a tutti coloro che accetteranno di mettere la faccia nelle liste della Straface. E quando parliamo di sottobosco della sanità ci riferiamo sia a quella pubblica sia a quella privata. Garantisce Robertino il parassita, presidente della Regione, che ha deciso di far scendere in campo la Straface costi quel che costi.

IL MERCATO DELLA SANITA’ DI GRAZIANO, CAPRISTO E POTESTIO (https://www.iacchite.blog/corigliano-rossano-posti-di-lavoro-in-cambio-di-candidature-il-mercato-della-sanita-di-graziano-capristo-e-potestio/)

E Stasi, naturalmente, non gliele manda a dire. Anzi, a dire il vero, ancora sta usando metodi e linguaggio piuttosto tranquilli ma sono in tanti che riferiscono di avergli sentito pronunciare frasi del tipo: “Occhiuto il dieci giugno torna sulla terra…”. Eh sì, perché se Occhiuto perde la battaglia di Corigliano-Rossano se ne accollerà tutte le responsabilità perché decine e decine di addetti ai lavori gli avevano consigliato di lasciar perdere. Ma Robertino è testardo e non ha voluto sentire ragioni, dimostrando tra l’altro tutta la sua disarmante pochezza culturale e politica e diventando una sorta di zimbello: il presidente gelataio, per esempio, visto che si è esposto a una gran figura di cacca andando a fare il gradasso (qual è) con il gelato – non sappiamo se al cioccolato – in mano…

Ma Occhiuto ormai è una sorta di barzelletta in tutta la Calabria con la sua coalizione “ragliante” di Germaneto e la sua commissione “ih-oh; ih-oh” (il verso del somaro, per chi non lo avesse capito) annunci per i caggi.

Ma torniamo alle assunzioni elettorali. L’uomo forte di Occhiuto nella sanità privata è il boss Carmine Potestio, ras dell’Anmi (mutilati e invalidi “usati” per fare cassa) al quale ha assegnato il compito più difficile: quello di assoldare le famiglie più numerose e che portano più voti. A Rossano lo sanno tutti che don Potestio ha provato a “comprarsi” il figlio della buonanima di Raffaele Vulcano. Sono andati da lui con un contratto da 1200 euro a tempo indeterminato e quella famiglia, con grande dignità, per rispetto del fratello, ha rifiutato. E questa è solo la punta dell’iceberg. Irretiti dalle notizie che grazie a Dio vengono fatte circolare fuori dalla melma dei media di regime, i governanti destrorsi stanno accusando il colpo e diventano giorno dopo giorno sempre più nervosi e irascibili. I sondaggi li danno al 25%: tradotto in soldoni, significa che perdono al primo turno e Occhiuto sta diventando isterico… Una batosta a Corigliano-Rossano potrebbe essere l’inizio della debacle in tutta la  Calabria, con conseguenze pesanti anche per le europee. “Se lo ricorderà per parecchio tempo” anticipano nella terza città della Calabria i sostenitori di Stasi.

Intanto, ci si diverte ad “anticipare” le mosse disperate di questi farabutti che continuano a cercare candidati senza successo. C’è chi dice che stanno per assumere un certo Villella nella struttura della Straface, risate a crepapelle per la “sistemazione” di uno dei soggetti più pittoreschi della dinastia degli Strafalaria, al secolo Marco Graziano, fratello del direttore generale dell’Asp di Cosenza. Per non parlare degli amici di Piero Lucisano, alias “pallone gonfiato”, che non riesce proprio a contenere il disastro dei suoi elettori che lo prendono a maleparole. Anzi, per essere ancora più precisi, qualcuno – si sussurra addirittura Pierluigi Caputo con un mojito in mano – ha capito che non è proprio il caso di candidare Lucisano con questi chiari di luna. E per il momento ci fermiamo qui, ma restate sintonizzati, che la partita è appena cominciata.