Corigliano-Rossano. Posti di lavoro in cambio di candidature: il mercato della sanità di Graziano, Capristo e Potestio

L’attività dell’apparato mafioclientelare del centrodestra è in moto ormai da settimane a Corigliano-Rossano, soprattutto per la formazione delle liste a sostegno di Pasqualina Straface, sindaco del Comune di Corigliano sciolto per mafia nel 2011, scioglimento confermato in tutti i gradi di giudizio e con milioni di euro di beni confiscati in via definitiva alla sua famiglia.

La strategia messa in campo da Occhiuto, Straface, Rapina-Rapani e il Generale Graziano è semplice e si basa tutta sulle liste, sapendo che sul voto a candidato sindaco non ci sono speranze. Così si è messa in piedi una mega asta per convincere i candidati a metterci la faccia, visto che anche i più incalliti vecchi esponenti di centrodestra si schifano e si rifiutano di prestarsi al gioco con un candidato sindaco impresentabile e che già ha fatto balzare Corigliano-Rossano sulla ribalta nazionale.

Posti di lavoro in cambio delle candidature come piovesse, soprattutto per cercare di convincere candidati e famiglie forti che sostengono Stasi a cambiare bandiera. Coinvolte aziende collegate all’Asp, gestite magistralmente dal dirigente tuttofare Antonio Capristo, già dirigente ai Lavori Pubblici della Regione Calabria nella storica vicenda della edilizia sociale (Lapietra-Mollettun), che affianca direttamente il candidato a sindaco negli incontri con gli aspiranti candidati, ricattando e dando garanzie per posti al Cup (dove il direttore generale dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano alias Strafalaria da Rossano, ha già fatto un supermercato dei voti), nella Sorveglianza, nelle Pulizie eccetera. Ovviamente promesse di cartone, alla Occhiuto maniera, con contratti trimestrali o periodi di prova mascherati da tempo indeterminato: dopo il 9 giugno, a tutti un bel calcio nel sedere.

In questa manovra, è rientrato anche Marco Graziano, alias piccolo Strafalaria, che come in ogni elezione fa il gioco delle tre carte, dicendo ai suoi di voler sostenere il sindaco uscente, ma piazzando in cambio di consulenze e postazioni varie due candidati con la Straface, tra i quali uno dei gestori dell’Aqua, e cercando di tirarsi anche la famiglia Vulcano, storica famiglia della destra cittadina e del compianto Raffaele, a cui è stato offerto un posto di lavoro fresco fresco. Sfortunatamente per Occhiuto-Straface-Strafalaria la famiglia Vulcano è una famiglia con valori e dignità, ed ha incredibilmente rifiutato il posto di lavoro solo per tenere fede alla parola, data mesi orsono, al sindaco Stasi.

Ci sono poi i due porti delle nebbie di Corigliano-Rossano: la sanità privata di Potestio-Caputo-Occhiuto e l’Ecoross dei fratelli Pulignano, intorno ai quali girano decine di offerte di lavoro in queste settimane, sempre in cambio di candidature di parenti.

L’Anmi di Cosenza, con sede a Rossano, ha da poco ricevuto un affidamento diretto da parte dell’Asp di Cosenza, quindi sempre della premiata ditta Graziano-Capristo, per l’Assistenza Domiciliare Integrata per un importo di più di 3 milioni di euro, alla faccia degli ospedali che stanno cadendo letteralmente a pezzi, e con questi 3 milioni si vogliono gestire anche posti di lavoro in vista delle amministrative per far fuori Stasi.

TRE MILIONI PRONTA CASSA AL BOSS POTESTIO (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-lassistenza-domiciliare-integrata-ormai-e-privatizzata-3-milioni-pronta-cassa-per-il-boss-potestio/)

Persino a uomini della struttura della Straface, in cambio di candidature, sono stati offerti contratti a tempo indeterminato nella sanità privata, per non parlare delle decine di telefonate del candidato sindaco che cerca di aggiustare quotidianamente all’Anmi visite ed esami medici che l’ospedale, guarda caso, propone dopo tempi biblici costringendo i cittadini ad elemosinare il diritto alla salute e scambiarlo col voto. Tac, visite, esami, interventi: un grande mercato della salute in cambio di candidature e voti.

I Pulignano, invece, furbi come sempre, aspettano che passi la nottata perché non vogliono altri problemi dopo il disastro della discarica di Scala Coeli e dopo che Stasi li ha costretti a gareggiare per il servizio di raccolta rifiuti in città (mai successo) per il quale hanno dovuto rinunciare a 4 milioni di euro, ma stanno facendo anche le loro manovre, tenendo il gioco alla spregiudicata candidata sindaca che pur di recuperare consensi, soprattutto a Schiavonea, sta promettendo a dire basta.

Questo è solo una parte di quello che sta succedendo in città: nelle prossime puntate scriveremo nomi e cognomi, che però dovrebbe iniziare a conoscere anche la Procura della Repubblica di Castrovillari e la Dda di Catanzaro.

Una tale ondata di corruzione non si era mai vista in città, nemmeno ai tempi della candidatura del Generale che voleva fare a tutti i costi il sindaco ed aveva messo in piedi 14 liste, ma la cosa più simpatica di questa situazione è che dietro la candidata sindaca non c’è soltanto l’apparato di Occhiuto, ma anche quello di Nicola Capi i liuni Adamo, che ha fatto fare ai suoi galoppini storici, Teodoro Calabrò e Nicola Candiano, fino a ieri Pd, il salto della quaglia facendo candidare il figlio nelle liste della Straface ed implorando il sostegno dell’ex sindaco Mascaro. Il quadro è completo: tutti uniti appassionatamente con il solo scopo di sconfiggere Stasi.

Lettera firmata