Corigliano-Rossano, il centrodestra come un clan: la prima riunione farlocca dei “capi”

RIUNIONE FARLOCCA DEL CENTRODESTRA A CORIGLIANO-ROSSANO

Fra un anno e mezzo ci saranno le elezioni amministrative a Corigliano-Rossano, ed allora qualcuno del centrodestra ha pensato bene di riunirsi per iniziare a vedere il da farsi, di solito quando si inizia una discussione per proporre un programma amministrativo e soprattutto chi dovrà attuare lo stesso, si pensa ad un’assemblea di iscritti e simpatizzanti dei vari partiti della eventuale coalizione, invece no.

La riunione è stata indetta nella segreteria politica del neo eletto senatore Ernesto Rapani di FdI fresco di rinvio a giudizio per bancarotta e in attesa di processo, che nel frattempo riusce a rinviare per ora per impegni istituzionali altri due processi a suo carico per calunnia ed abuso edilizio.

Gli altri membri presenti alla riunione della coalizione di centro destra erano per FI la consigliere regionale Pasqualina Straface, già fatta decadere dalla carica di sindaco per infiltrazioni mafiose, anche se poi è stata assolta mentre è di queste ore la conferma di sequestro dei beni di alcuni suoi stretti familiari legati alla stessa indagine che portò al commissariamento e scioglimento per mafia dell’allora Comune di Corigliano,

Per la Lega invece era presente il riconfermato Deputato Domenico Furgiuele, chiacchierato ormai anche a livello nazionale, noto anche per avere suo suocero condannato per estorsione e considerato imprenditore di riferimento dei clan e fra l’altro rinviato a giudizio per turbativa d’asta…

E altro “degno” ospite d’onore è stato il noto consigliere regionale dell’UDC “Generale” Giuseppe Graziano che è stato indagato per più tempo nell’inchiesta sull’eolico di Isola Capo Rizzuto, per tacere delle vicende relative alla famigerata Bieco e agli ormai leggendari disboscamenti della Sila.

Dall’altra parte del tavolo dei presenti quindi niente pubblico o tesserati, bensì solo qualche tirapiedi tipo il consigliere comunale Vincenzo Scarcello, che si presenta a nome di Italia al Centro, nonostante tutti sanno che è uomo di Graziano dell’UDC, quindi senza nessun titolo o forza dietro le sue spalle, visto che Italia al Centro raggruppata insieme ad altri quattro pseudo partiti che hanno formato il simbolo unico chiamandosi Noi Moderati alle ultime elezioni politiche hanno ottenuto il ridicolo risultato di 63 voti nella terza città più grande della Calabria e cioè Corigliano-Rossano. Lo Scarcello si presenta senza alcuna vergogna in una riunione di forze politiche di centrodestra con un risultato politico da essere preso a pedate da chi ce lo ha messo.

Ora viene da pensare, da una riunione ristretta fatta da una banda del genere, che l’ideale futuro loro candidato a sindaco poteva essere un soggetto tipo Schifani in Sicilia, ma siccome non c’è allora si ripiega e iniziano a circolare ad esempio nomi come Guglielmo Caputo che campa di rendita con il cognome del papà già sindaco ma che alla fine è solo un bamboccione senza né arte e né parte. Sfortunata Corigliano-Rossano ma sfortunati anche chi il centrodestra lo sostiene ad avere simili rappresentanti in questa grande città.

Lettera firmata