Più che un evento, un viaggio sulle ali della musica e della poesia. Stasera e domani, a Corigliano-Rossano, torna “Il Festival dell’Appartenenza – La Città dei Luoghi”. Due serate di canzoni, cultura e reading letterari davanti alla Torre Sant’Angelo di Rossano curate dal direttore artistico Peppe Voltarelli in collaborazione con l’artista figurativa Anna Corcione.
Ad aprire le danze stasera una delle più interessanti cantautrici sarde, Elena Ledda, che porta al Festival la forza evocativa di una voce che unisce tradizione e contemporaneità. Poi sarà il turno di Franco Arminio, poeta e paesologo campano, voce dell’Italia interna e dei suoi piccoli paesi. In chiusura infine arriverà il cantautore attore e regista siciliano Mario Incudine, una delle voci più autorevoli della nuova world music italiana, che ci regalerà un gran finale con la partecipazione del direttore artistico Peppe Voltarelli. A condurre la serata il presentatore Rai Radio Uno Duccio Pasqua.
Domani, 5 settembre, le performance di Sarita Schena (cantante pugliese di origine argentina) e Peppe Voltarelli. Sarita racconta i “Sud del mondo”, tra l’Italia e la tradizione del Tango e del Sud America. Ancora più ampio il repertorio del nostro Voltarelli, capace di spaziare dai classici della tradizione calabrese ai più grandi cantautori internazionali (ai quali ha dedicato un album bellissimo, “Planetario”, che gli ha fatto vincere la sua terza targa Tenco). A lui, l’onore di chiudere la rassegna con un concerto in cui non mancheranno di sicuro i brani del suo ultimo album (“La grande corsa verso Lupionòpolis”) e i vecchi successi delle origini.
Così, per due serate, Corigliano-Rossano diventerà punto di incontro e di dialogo interculturale. Quasi un ponte sul Mediterraneo in grado di unire luoghi vicini e lontanissimi.
“Una delle cose più interessanti di questa edizione – ha commentato il direttore artistico Peppe Voltarelli – è che si creerà una geometria geografica e culturale che coinvolge tutto il Sud Italia, dalla Sardegna alla Campania alla Basilicata la Puglia e la Sicilia, che diventa naturalmente un ponte culturale, una vicinanza, una solidarietà ed una visione unitaria verso il Mediterraneo basata sulla poesia, sulla musica e sull’arte».









