Corigliano-Rossano. Stasi sindaco del Pd? Quell’accordo era stato accettato anche dagli “incorruttibili”

di Alberto Laise

Quando si ricostruiscono i fatti occorrerebbe sempre essere onesti e raccontarli tutti. A congresso del Pd di Corigliano-Rossano finito, fa male vedere che si corre subito a riaprire le ostilità senza nemmeno aspettare la prima riunione del partito. Ma questo attiene allo stile di ognuno di noi.

Quello che invece non può passare è l’affermazione secondo la quale l’accordo tra la parte “stasiana” e quella di Madeo nasca su un accordo invece rifiutato dall’altra. Quell’accordo era stato accettato pure da chi oggi si dice “incorruttibile”.

Semplicemente, poi, è stata fatta una scelta. Questo è quello che è accaduto. Nessuna macchinazione, nessuno scambio, ma un documento chiaro, legittimo, che una parte ha accettato subito, probabilmente discutendone all’interno mentre un’altra ha accettato, modificando leggermente il testo (scritto da me), ma che, altrettanto probabilmente non ha inteso condividere con tutte le sue componenti. È questo che ha fatto la differenza: l’arroganza di credere d’avere la santa verità in tasca e la scelta di non voler mollare le rovine di “Civico e Popolare” (prima o poi qualcuno si ricorderà che è obbligatorio per i consiglieri comunali far parte del gruppo consiliare Pd pena l’espulsione?) ma accettando un documento che era un’apertura all’amministrazione comunale. Ed in questa situazione era chiaro che non si poteva credere al rispetto di quell’accordo.