Coronavirus, 29° giorno. Il focolaio jonico: l’appello ai cittadini del sindaco Flavio Stasi

A Corigliano-Rossano e Cariati il focolaio jonico del virus ha colpito finora undici persone, 8 nella città principale e tre nella cittadina del Basso Jonio. Il “paziente 1” del territorio è un 78enne, del quale si dice che è stato contagiato ad un funerale, dove c’erano alcune persone provenienti dal Nord. In breve tempo il virus ha colpito anche una vicina di casa del 78enne, che si trova ricoverata ormai da quasi una settimana in Rianimazione, e anche una parente della vicina di casa e altri due pazienti familiari o in qualche modo collegati a lei e al primo paziente. Poi è uscita fuori la vicenda della consigliera comunale che è andata in settimana bianca ed è tornata con i sintomi, quindi è toccato ad un 53enne e nella serata di ieri ad altri due pazienti. In totale, otto casi ai quali si aggiungono i tre di Cariati (un dentista e una coppia di coniugi), dove tuttavia il contagio sembra sia stato fermato.

Il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, persona e politico intelligente, sta costantemente vicino e al fianco dei suoi concittadini e anche ieri sera, in un momento tutt’altro che felice, ha mandato loro un importante messaggio, che riportiamo integralmente.

Cari concittadini.

#AncoraUnAltraSettimana. Oggi abbiamo lanciato questa nuova campagna, per ricordarci che la “guerra invisibile” non è finita, ma anche per ricordarci quello che abbiamo già fatto.

Senza la nostra quotidianità, senza il nostro lavoro, senza il nostro negozio preferito, senza la libertà di stare ore per strada, senza incontrare i nostri cari, senza guardare una partita, senza guadagnarci la giornata di lavoro, senza una pizza con gli amici, senza tantissime cose..ma una settimana l’abbiamo già fatta. Siamo in grado di farne anche un’altra.

Ho appena firmato l’estensione del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile, attivando altri servizi ed associazioni di volontari. Nello Spoke vanno avanti i lavori per il percorso COVID e per le postazioni, seppure con le difficoltà di una sanità in emergenza già prima del coronavirus.

È scontato che il territorio sta attendendo nuovo personale, nuove attrezzature e dispositivi di protezione. Senza tutto questo, nelle nostre strutture NON SI FA NULLA: l’ho detto con chiarezza nelle sedi opportune che il tempo delle parole è finito, e nelle prossime ore mi aspetto riscontri.

Ma ognuno deve fare la sua parte, ogni singolo cittadino. Mai mi sarei sognato da sindaco di dire alla mia comunità “non uscite di casa”, semmai il contrario, eppure oggi, per il bene di tutti, devo farlo.

Oggi restano 8 i nostri concittadini positivi, anche se in Calabria aumentano di qualche decina. Alcuni sospetti, alcuni test di cui attendiamo i risultati, ed aumentano le quarantene obbligatorie, più di 150.

Ma in questi giorni dobbiamo metterlo in conto. Dovessero esserci altri casi, non dobbiamo spaventarci, dobbiamo essere preparati e dobbiamo semplicemente convincerci del fatto che #DobbiamoStareACasa.

Perché nei prossimi giorni rileveremo i contagi avvenuti prima dei decreti d’emergenza del governo, delle ordinanze sindacali, prima che il Paese si rendesse conto di dover affrontare questa emergenza con misure drastiche.

I risultati dei sacrifici di oggi li raccoglieremo tra qualche settimana. Ma ora dobbiamo tenere duro, almeno un’altra settimana ancora. Lo so, spesso abbiamo la tentazione di uscire e trovare un pretesto, di andare a fare la spesa tre volte o uscire col cane cinque volte. E’ normale ma dobbiamo resistere.

Stiamo lavorando ad un’altra ulteriore ordinanza ed a nuovi strumenti per supportare la gente che sta a casa, anche per questo ho esteso il Centro Operativo Comunale. Per ora però è sempre super attivo lo sportello della solidarietà, ed è importante che ognuno faccia passa parola per fare arrivare ad anziani, persone con disabilità, ammalati ed in stato di bisogno il numero 0983356482. I volontari consegneranno a domicilio alimenti e farmaci a chi, pur avendo la tentazione di uscire come tutti quanti noi, non ha la possibilità di farlo.

Ma al di là di ogni nuova ordinanza, che comunque ci sarà, ciò che conta è la nostra volontà. Dobbiamo combattere tutti insieme la nostra guerra contro il nemico invisibile, la nostra guerra di posizione, di nervi, la nostra guerra restando fermi.

La nostra guerra armata di fiducia e di pazienza.

Sembrano due slogan, ma in realtà è una frase di senso compiuto: un’altra settimana restiamo a casa, ed andrà tutto bene.

Il sindaco Flavio Stasi