Coronavirus, blindate le grandi città. Coprifuoco alle 23 in Lombardia, Lazio e Campania

Per il momento nessun lockdown generalizzato, ma chiusure localizzate e coprifuoco notturno. È la linea su cui si stanno muovendo governo e Regioni in questi giorni, dopo che, con l’autunno, è arrivata anche nel nostro Paese la seconda ondata dell’epidemia di coronavirus che ha portato a un’impennata dei contagi. Campania e Lombardia hanno approvato ordinanze per proclamare il coprifuoco dalle 23 alle 5 del mattino: per spostarsi in queste ore bisognerà attestare di avere una “comprovata urgenza” e, per farlo, torna l’autocertificazione già usata in primavera. Stessa cosa nel Lazio dove il coprifuoco partirà da mezzanotte. Prevista in Regione anche la didattica a distanza al 50% alle superiori (esclusi primi anni) e al 75% all’Università con esclusione delle attività di laboratorio e delle matricole. In Piemonte e Liguria, invece, è stata scelta una linea più morbida: disposte restrizioni mirate per scuole e negozi. Nel resto d’Italia valgono le regole fissate dal governo, ma ulteriori chiusure potrebbero arrivare nei prossimi giorni se la curva dei contagi da Covid-19 dovesse continuare a crescere. A confermarlo è anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, secondo cui “bisognerà vedere tra qualche giorno se la mascherina all’aperto e l’ultimo Dpcm porteranno risultati. E essere assolutamente pronti a prendere misure restrittive mirate”.

I provvedimenti arrivano in ordine sparso, ma stavolta c’è un “coordinamento nazionale” e un “costante dialogo”. Il governo raccorda gli interventi restrittivi territoriali, ha spiegato lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La strategia diversa” di questa seconda fase del contagio da Covid “si giova anche di un sistema di monitoraggio molto sofisticato – ha aggiunto – si stanno definendo misure restrittive ma localizzate. Dobbiamo entrare nella prospettiva che possono essere disposte a livello territoriale da presidenti di Regione e sindaci laddove la situazione critica diventi particolarmente preoccupante”. I governatori chiedono il consenso al ministro della Salute Roberto Speranza, per “tutelarsi” su ulteriori strette, coprifuoco o provvedimenti di zone rosse. Contatti anche con il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che nonostante il suo stato di isolamento fiduciario (la moglie De Girolamo è positiva) ha sentito al telefono quasi tutti presidenti fornendo il proprio sostegno: l’obiettivo resta “tutelare al massimo lavoro e scuola, ma intervenire territorialmente dove ci sono criticità”.

REGIONE LAZIO

A partire da domani 23 ottobre anche nel Lazio scatterà il lockdown notturno. Il governatore Nicola Zingaretti ha firmato insieme al ministro della Salute Roberto Speranza un’ordinanza che vieta la circolazione dei veicoli e delle persone dalle ore 24 alle ore 5, se non per “stretta necessità”, lavorativa o sanitaria. Per muoversi in quella fascia oraria, quindi, servirà un’autocertificazione sul modello di quelle introdotte dalle disposizioni governative di marzo-aprile. La decisione è stata presa alla luce degli ulteriori 1.219 casi positivi registrati nella giornata di ieri, con 16 decessi e un rapporto tra tamponi e positività del 5,9%. L’ordinanza, sulla quale da giorni spingeva l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, prevede altri tre punti fondamentali. Due di questi riguardano la scuola. Per le università viene introdotta la didattica a distanza al 75%, eccezion fatta per le matricole e per coloro che frequentano laboratori formativi; “Dad” al 50% anche per gli istituti superiori (a partire da lunedì), sempre ad eccezione del primo anno, mentre dove è possibile – considerando la rimodulazione dei trasporti – si cercherà di favorire l’alternanza con i turni pomeridiani. Il quarto punto riguarda l’implementazione della rete ospedaliera: progressivamente si arriverà a quota 2.913 posti letto Covid – di cui 552 saranno dedicati alle terapie intensive –: attualmente, ci sono 2034 posti già attivi (o in fase di attivazione) con le precedenti disposizioni. Stando all’ultimo bollettino, il Lazio fa registrare 1.226 ricoverati ordinari Covid e 129 persone in rianimazione.

REGIONE LOMBARDIA

In Lombardia scatta il coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da giovedì 22 ottobre. E da lunedì 26 l’attività scolastica nelle scuole secondarie si svolgerà solo con la didattica a distanza. Il governatore Attilio Fontana, dopo la “convocazione” di Salvini, ha firmato insieme al ministro della Salute Roberto Speranza l’ordinanza che consente solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute, in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza e autodichiarazione per certificare gli spostamenti. Le norme saranno valide fino al 13 novembre 2020. Altri provvedimenti, come la limitazione degli orari per i negozi della media e grande distribuzione non alimentari, sono disposti da un’altra ordinanza firmata da Fontana d’intesa con i sindaci di Bergamo Giorgio Gori, di Brescia, Emilio Del Bono, di Como Mario Landriscina, di Cremona Gianluca Galimberti, di Lodi Sara Casanova, di Lecco Mauro Gattinoni, di Mantova Mattia Palazzi, di Milano Giuseppe Sala, di Monza Dario Allevi, di Pavia Fabrizio Fracassi, di Varese Davide Galimberti, di Sondrio Marco Scaramellini, oltre che con il presidente di Anci Lombardia e il presidente di Unione Provincie Lombarde.