di Francesca Canino
Sì ho capito, i topi ce li ho pure io! Però non è quello direttore!
Eh no, fanno ricerca…
Il presidente della Regione Calabria, per attuare le misure di prevenzione del Coronavirus e per bloccare e contrastare una eventuale epidemia, ha conferito l’incarico di soggetto attuatore per il coordinamento delle attività a Domenico Pallaria (dirigente protempore della U.O.A. di Protezione Civile, poi formalmente dimessosi causa… figuraccia su Report!!!) e ad Antonio Belcastro (dirigente generale del Dipartimento tutela della salute della Regione Calabria: già conosciuto a Report con l’intervista della quale riporteremo a breve il testo…). Forse molti di voi non saranno a conoscenza delle mirabolanti capacità di quest’ultimo, è doveroso, dunque, rinfrescare la memoria collettiva.
Belcastro, tra le tante cariche che gli sono state assegnate negli anni, ha anche rivestito quella di direttore della Fondazione Campanella. In una famosa puntata di Report, andata in onda nell’aprile del 2009, il dirigente parla di topi. Per chi non l’avesse vista o l’avesse dimenticata, può trovare tante informazioni al seguente link scandalo fondazione campanella, mentre di seguito ricopio uno stralcio dell’intervista sui topini rilasciata proprio a Report! Ecco cosa diceva Belcastro, ovvero colui che dovrà “bloccare” il Coronavirus in Calabria:
Report, Intervista di Nerazzini a Belcastro:
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Vabbè’ però siccome la facciamo voglio dire, abbiamo visto i topi ieri per dire…
ALBERTO NERAZZINI
Sì ho capito, i topi ce li ho pure io! Però non è quello direttore!
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Eh no, fanno ricerca…
ALBERTO NERAZZINI
Ho capito, ma magari il topo c’era pure senza la Tommaso Campanella!
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Intanto non c’ero.
ALBERTO NERAZZINI
Non c’erano i topi o non c’era lei?
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Non c’erano i topi.
ALBERTO NERAZZINI
Vabbè però bisogna capire, per esempio sul topino cosa ci facciamo? Perché gli rompiamo i c……i al topino?
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Eh, poverino! Tra l’altro a me dispiace.
ALBERTO NERAZZINI
Anche a me, però ci sarà un obiettivo di ricerca, no?
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Ora vediamo, dai.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Ci ha pensato il direttore sanitario, che dopo un quarto d’ora torna con una serie di carte e appunti.
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Questi sono i tumori ereditari che abbiamo già detto, mieloma multiplo, melanoma, carcinoma del pancreas… Se per voi basta facciamo ad esempio questo qua e chiudiamo lì. Allora un attimo solo… Quindi ricerca traslazionale nell’ambito del mieloma multiplo del tumore ereditario della mammella…
ALBERTO NERAZZINI
Direttore. Eravamo rimasti alla ricerca, che cosa per esempio… Su cosa stanno lavorando i vostri ricercatori?
ANTONIO BELCASTRO – DIR. FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Ma stanno lavorando su una serie di temi e di ricerche… Ad esempio la ricerca translazionale nell’ambito del mieloma multiplo dei tumori ereditari della mammella.
ALBERTO NERAZZINI FUORI CAMPO
Qualche giorno dopo l’intervista, a febbraio, Belcastro è stato nominato dalla Giunta Loiero direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini, diventando così un esperto anche di cariche.
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
E’ uno di qualità. Belcastro e’ uno di qualità.
ALBERTO NERAZZINI
E’ ancora direttore generale facente funzione alla Campanella e direttore amministrativo della Campanella, direttore generale di una struttura pubblica.
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
Si perché là… perché noi le dico con estrema…
ALBERTO NERAZZINI
Cioè, è incompatibilità pura.
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
Ma qual e’ l’incompatibilità, mi scusi?
ALBERTO NERAZZINI
Direttore generale di una struttura, di un’azienda pubblica, Mater Domini, contemporaneamente facente funzione di direttore generale nonché direttore amministrativo di una struttura privata, cioè Fondazione Campanella.
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
È vero che è ad interim perché non l’abbiamo ancora trovata un’altra persona. Siccome c’è questo discorso in IRCCS lasciamo, tanto si tratta ormai di mesi.
ALBERTO NERAZZINI
Avete avuto un po’ di sfortuna probabilmente per quanto riguarda i direttori generali.
ANSELMO TORCHIA – PRESIDENTE FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Sì, sì, ma non sono nominati da me i direttori generali.
ALBERTO NERAZZINI
No, no, stia tranquillo, però Pietro Caligiuri, inquisito nella vicenda dei finanziamenti della 488 e poi e’ stato agli arresti domiciliari, proprio mentre era direttore generale.
ANSELMO TORCHIA – PRESIDENTE FONDAZIONE TOMMASO CAMPANELLA
Eh, ma si e’ dimesso, abbiamo preso atto delle dimissioni e se ne è andato.
ALBERTO NERAZZINI
Dopo Caligiuri è arrivato Talarico ex direttore generale di Vibo poi rinviato a giudizio per omicidio colposo e per istigazione alla corruzione per quanto riguarda la morte della giovane Federica Monteleone.
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
In Calabria capita spesso, capita sovente che uno possa essere impigliato nelle maglie della magistratura.
ALBERTO NERAZZINI
C’e’ un percorso, coincidenze, casualità, sfortunato per quanto riguarda le direzioni di quella fondazione?
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
Sì, sì, se lei pensa che sia sfortunato va bene così.
ALBERTO NERAZZINI
No cercavo di avere un commento…
AGAZIO LOIERO – PRESIDENTE REGIONE CALABRIA
Va bene così fermiamoci adesso perché avevamo detto cinque minuti, sono un’ora e venti… Non che mi dispiaccia!
MILENA GABANELLI IN STUDIO
La Fondazione Campanella aspira a diventare IRCCS, ovvero istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, e con questa certificazione che ti riconosce come struttura d’eccellenza puoi accedere a finanziamenti pubblici e privati. In questa prospettiva, immaginiamo, la Regione ha stanziato in 4 anni 130 milioni di euro. Poi però per diventare IRCCS bisogna produrre una ricerca. Non si è capito bene quale. Sta di fatto che i soldi girano, e gli incidenti capitano dappertutto, ma in un ospedale non a norma capitano più spesso, in Calabria non a norma gli ospedali sono 36. Vista la situazione, verrebbe da dire, qualche euro in meno alla Fondazione Campanella e qualche gruppo elettrogeno in più, magari se capita un black out non muori. Proseguiamo con gli IRCCS che quando funzionano hanno una straordinaria utilità. In Italia sono 43, 19 pubblici, 24 privati, e altri 20 sono in attesa di riconoscimento.
SILVIO GARATTINI – DIRETTORE ISTITUTO MARIO NEGRI
Il problema e’ che molto spesso gli IRCCS sono derivati più che da necessità di tipo scientifico da pressioni di tipo politico perché insomma idealmente ogni deputato o quasi aspirerebbe ad avere nel suo paese o nella sua città un IRCCS per mostrare di aver fatto qualcosa.