Coronavirus, la situazione in Calabria: a Cosenza i ricoverati salgono a 31

E’ l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza il polo sanitario nel quale si concentrano maggiormente i ricoveri dei pazienti contagiati dal virus in Calabria. Oggi finalmente dovrebbero essere operativi i nuovi 18 posti letto in più “recuperati” con lo spostamento del reparto di Ematologia. Pare che siano stati “reclutati” altri medici in sostituzione di quelli del reparto di Pneumologia che si sono messi in malattia.

COSENZA, 35 RICOVERI: 11 VENGONO DAL TIRRENO

Intanto, sul fronte del contagio, nonostante l’assenza di un bollettino ufficiale, i numeru ufficiosi riferiscono di 31 ricoveri, dei quali 27 nel reparto di Malattie infettive (in pratica tutti i posti disponibili finora) e 4 in Rianimazione, dopo il decesso dell’infornatore scientifico di Tarsia residente a Rende.

Sono sei i pazienti positivi provenienti da San Lucido, due dei quali (il cugino del padre del barbiere e un paziente 75enne) trasferiti in Rianimazione. In condizioni meno gravi il barbiere, primo contagiato nella cittadina tirrenica, due donne appartenenti alla sua famiglia e un pescatore. Nel corso della notte un altro paziente sospetto positivo, di 53 anni, di San Lucido, è stato ricoverato.

Dal Tirreno arrivano anche altri quattro pazienti, uno dei quali, un 79enne di Paola, in Rianimazione. Gli altri due sono un commerciante di Fuscaldo e un paziente dializzato di Cetraro, il primo caso ufficiale di coronavirus in Calabria. Nel corso della notte da Cetraro è arrivato anche un altro paziente sospetto positivo. 

8 CASI SULLO JONIO

Salgono a 4 i pazienti positivi provenienti da Corigliano-Rossano, una delle quali, una donna di 65 anni, vicina di casa del primo contagiato, è ricoverata in Rianimazione. A Malattie infettive sono ricoverati il primo paziente contagiato, un 78enne, una parente della vicina di casa e da ieri una consigliera comunale di Corigliano-Rossano. Nel corso della notte è stato ricoverato anche un altro paziente sospetto positivo, di 57 anni. Provengono dallo Jonio anche due pazienti di Cariati, tra i quali un dentista, mentre un terzo è stato trasferito prima a Castrovillari e adesso a Catanzaro.

IL FOCOLAIO DELLA VALLE DELL’ESARO

Un altro focolaio attivo si è sviluppato nella Valle dell’Esaro. L’informatore scientifico di 65 anni residente a Rende e deceduto questa mattina era originario di Tarsia e secondo molte testimonianze, sarebbe stato contagiato proprio in quel centro insieme alla moglie da un parente di quest’ultima. Due pazienti (un promotore finanziario di 50 anni e un suo giovane amico impegnato anche nello sport) arrivano invece da Roggiano Gravina. Originario di San Marco Argentano invece (anche se residente a Cosenza) il sindacalista della Uil risultato positivo e ricoverato nel reparto di Malattie infettive. E anche da Altomonte il sindaco Giampiero Coppola ha annunciato due casi positivi che riguardano una coppia di coniugi. La moglie è ricoverata a Malattie infettive, il marito è in isolamento domiciliare.

IL FOCOLAIO DEL SAVUTO

C’è preoccupazione anche nella zona del Savuto, dove tra Santo Stefano di Rogliano e Rogliano si registrano tre casi positivi certi e uno sospetto. Sono ricoverati ormai da qualche giorno un militare 25enne in servizio alle Casermette di Cosenza e consigliere comunale a Santo Stefano e suo padre e il titolare di un autolavaggio di Rogliano. Sospetto il caso di una paziente anziana, ricoverata ieri e del quale si attende conferma.

Per chiudere, mancano gli ultimi casi sospetti: un paziente di Cosenza, 52 anni, che potrebbe essere legato a uno dei casi già certamente positivi, due pazienti provenienti da Rende e una paziente anziana di 94 anni. Anche per questi si attende conferma.

REGGIO CALABRIA, 20 RICOVERATI

6 nuovi contagiati. 4 ricoverati in terapia intensiva, un dimesso. Sono solo alcuni dei dati ufficiali dell’ultimo bollettino del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, relativo ai pazienti risultati fino ad oggi positivi al Coronavirus. Il numero dei pazienti positivi ad oggi è di 52.
Di seguito la nota ufficiale diramata dal Gom: La Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria comunica che sono stati sottoposti allo screening per CoViD-19 111 nuovi soggetti con sospetto di infezione. Di questi, 6 sono risultati positivi al test.
In totale, dunque, ad oggi sono stati sottoposti a controllo 958 pazienti. I casi positivi confermati salgono a 52. I pazienti ricoverati in ospedale sono attualmente 20, di cui 4 in Terapia Intensiva. Inoltre, oggi c’è stata una seconda dimissione di un paziente guarito.

CATANZARO, 14 RICOVERATI

Due pazienti positivi al “Coronavirus” saranno trasferiti dalla Lombardia all’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. L’arrivo del primo paziente e’ avvenuto nella notte, con un aereo militare, il secondo e’ previsto nella giornata di oggi. A confermare gli arrivi e’ il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera catanzarese, Giuseppe Zuccatelli, che e’ stato contattato dalla Protezione civile per organizzare il trasferimento dei pazienti, motivato dalla disponibilita’ sempre piu’ esigua di posti letto in Lombardia. “La situazione in Lombardia e’ davvero drammatica, mentre noi – ha commentato Zuccatelli – abbiamo ancora la possibilita’ di governare la situazione. E il fatto che ci inviano pazienti dalla Lombardia io lo interpreto come un segnale positivo per la Calabria”. A Catanzaro, con il primo paziente ricoverato dalla Lombardia, salgono a 14 i ricoverati, tre dei quali in Rianimazione.

CROTONE, 4 RICOVERATI

A Crotone ono stati registrati 21 casi complessivi di infezione da coronavirus, dei quali 4 ricoverati presso l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone4 presso il nosocomio Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, e 13 in isolamento e sorveglianza attiva domiciliare. I 4 ricoverati presso il San Giovanni di Dio sono assistiti presso il reparto COVID 19/Malattie Infettive.

Le attività di sorveglianza sanitaria vengono regolarmente effettuate sul territorio su 328 soggetti (61 in meno rispetto a ieri ndr). Quindi per 61 persone è finito il periodo di quarantena senza nessun problema e senza mostrare sintomi di contagio. 116 soggetti hanno concluso senza conseguenze il periodo di sorveglianza domiciliare.