Coronavirus, virologo francese: “Sappiamo guarirlo. Tre quarti dei pazienti trattati non più portatori dopo 6 giorni”

Dopo essere stato più volte accennato come trattamento efficace per combattere le infezioni da Covid 19 utilizzato sia in Cina (con 20 studi su 100 persone in corso) che in Corea, arriva l’annuncio del primo studio europeo sull’efficacia dell’idrossiclorochina. Il farmaco utilizzato da anni contro la malaria, nel trattamento dei pazienti affetti da infezione di coronavirus che sembra accendere una speranza per la cura immediata anche sui pazienti più gravi.

(ANSA) – PARIGI, 17 MAR – “Sappiamo come guarire dal Coronavirus”: lo annuncia in esclusiva a Les Echos il virologo francese Didier Raoult, direttore dell’Istituto Mediterraneo per le infezioni di Marsiglia, nel sud della Francia. Raoult ha pubblicato i risultati del suo test clinico sul trattamento del Coronavirus con la clorochina. Tre quarti dei pazienti infettati non sono risultati più portatori del virus dopo 6 giorni di cura con il Plaquenil, uno dei nomi commerciali della clorochina, utilizzata in genere contro la malaria: “associata all’assunzione di antibiotici mirati contro la polmonite batterica (l’azitromicina) – ha detto l’infettivologo, i cui lavori sono fra i più pubblicati al mondo – ha totalmente guarito i pazienti entro una settimana, mentre il 90% dei malati che non hanno assunto i farmaci sono sempre positivi”.

Infatti dopo lo studio cinese, la vecchia clorochina, farmaco ormai “sessantenne”, è stato testato in Francia su pazienti con coronavirus. Il farmaco è stato somministrato a 24 pazienti e, dopo soli sei giorni, ben tre quarti dei 24 pazienti non erano più positivi al virus.

il virologo francese Didier Raoult ha anche ammesso che l’idrossiclorochina presenta dei problemi di interazione farmacologica con diversi trattamenti utilizzati nelle terapie intensive che preoccupano i medici nel suo utilizzo ma sui quali ha spiegato che “certamente ci sono degli effetti collaterali anche gravi se non si rispetta il dosaggio, ma si tratta di un farmaco che conosciamo bene e sappiamo come utilizzarlo”. In particolare, secondo il documento che il team di Raoult aveva inviato all’International Journal of Antimicrobial Agents, il 26 febbraio scorso all’apertura della sperimentazione  spiegava che “esiste una forte razionalità nell’uso della clorochina per il trattamento delle infezioni con microrganismi intracellulari” e che “per quanto riguarda i virus, per ragioni probabilmente in parte identiche che coinvolgono l’alcalinizzazione da parte della clorochina, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia di questa molecola, incluso contro i coronavirus tra cui il coronavirus associato alla sindrome respiratoria acuta grave (SARS), e hanno messo in evidenza che la clorochina potrebbe ridurre la durata della degenza ospedaliera migliorare l’evoluzione della polmonite Covid-19  portando a raccomandare la somministrazione di 500 mg di clorochina due volte al giorno in pazienti con forme lievi, moderate e gravi di Covid -19 polmonite. A tale dosaggio, potrebbe essere raggiunta una concentrazione terapeutica di clorochina”.

E sul dosaggio dice: “Con la nostra esperienza su 2.000 dosaggi di idrossiclorochina negli ultimi 5 anni in pazienti con trattamento a lungo termine, sappiamo che con un dosaggio di 600 mg / die raggiungiamo una concentrazione di 1 μg /ml. Il dosaggio ottimale per Sars-CoV-2 è un problema che dovrà essere valutato nei prossimi giorni”. Speriamo bene!