Cosenza 2016, il PD è pronto a far fuori Occhiuto e Paolini

Certo è che agli iscritti del PD piace essere presi in giro. Si mmuccanu tutto. Anche quello che gli altri rifiutano. Ma vi pare possibile quello che sta succedendo? Se i vostri dirigenti avessero voluto fare le primarie, perché non farle come tutti gli altri entro i termini stabiliti?

Questo dovete chiedervi, al netto di ogni altra considerazione, comprese le mie. Come mai il regolamento non è stato preparato in questi mesi di totale immobilismo, visto che Guglielmelli ci tiene tanto a questa espressione democratica che sono le primarie? Perché aspettare il giorno prima della scadenza (oggi)dei termini di presentazione dei candidati, per spostarle di 15 giorni? E poi perché il 21 febbraio e non il 7 o il 9, o fate voi, visto che i candidati sono pronti da mesi? Perché temporeggiare?

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Questo regolamento non si può scrivere entro lunedì? Che cos’è la Costituzione? Viene anche da chiedersi: come mai Guglielmelli non si è fatto trovare pronto amministrativamente, visto che sapeva che le primarie si sarebbero svolte, a questo appuntamento? Perché ha continuato a stare alla finestra in attesa del viaggio di Carletto? Che senso reale ha questo spostamento? E non per ultimo, io ancora non ho capito chi ha indetto le primarie a Cosenza. Il comunicato di Guglielmelli? Questo dovete chiedervi. E poi perché nelle altre città il termine di presentazione scade oggi e qui questa regola non vale? Questo spostamento è a norma di statuto? Domande che chiunque eserciti un minimo di senso critico deve necessariamente porsi.

Per quel che mi riguarda è palese che è solo un prendere tempo in attesa di capire quali saranno nei prossimi giorni le mosse della magistratura. Perché le cose sono due: o siamo di fronte ad un insabbiamento totale dell’inchiesta sulle dichiarazioni dei pentiti Foggetti sul voto di scambio a Cosenza, Rende e Castrolibero, per cui anche Paolini va bene come candidato (a perdere), oppure qualcosa bolle in pentola e bisogna far passare prima la tempesta, da qui il traccheggiare.

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Giova ricordare che già il consigliere regionale Orlandino Greco, sulla base delle dichiarazioni di Foggetti, lo stesso che accusa Paolini, Manna e Occhiuto, è stato avvisato e molti consiglieri ed ex consiglieri del comune di Castrolibero sono stati sentiti nel mese di novembre dal pm Bruni, come persone informate sui fatti. Fatti che evidentemente si riferiscono al voto di scambio nel loro comune. Segno evidente di una inchiesta in corso.

Ora, Carletto, o è a conoscenza della prima (insabbiamento) o della seconda ipotesi (arriva la tempesta). Io propendo per l’arrivo della tempesta. Cosa che ha appreso direttamente dal ministro Orlando.

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Sulla scorta di questo si sono determinati, facendo passare il rinvio di 15 giorni come una vittoria di Carletto che ottiene le primarie, lasciando intendere a trucco che magari, a tempesta avvenuta, non è detto che Carletto non ripensi ad una sua candidatura.

Che lo vedrebbe vittorioso al 100% mettendo tutti in riga sotto il suo cappello. Ma non è fare il sindaco che interessa a Carletto. Se fosse stato così si sarebbe presentato da subito evitando tutto questo psicodramma. Con Carletto candidato a sindaco, non si sarebbe mai parlato di primarie, né ci sarebbero stati avversari. Se non l’ha fatto finora avrà avuto i suoi motivi.

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Che sono quelli che Orlando gli ha riferito: Matteo ha molta considerazione di te e vorrebbe che tu lo aiutassi a piazzare il suo uomo a Cosenza, Presta. Allora, se così è, non può che essere in funzione dell’arrivo della tempesta questo traccheggio, una manna dal cielo per tutti: così senza fare altre parole ci penserà la magistratura a far fuori Paolini che è stato colui il quale con il suo incapunirsi ha creato questa situazione surreale.

Come prendere due piccioni con una fava per Carletto: da una parte accontenta i consiglieri che vogliono le primarie e dall’altro si leva di torno un peso come quello di Paolini. Enzo, io ti avevo avvisato che sarebbe andata così. Ora sono costretti ad agire, e presto sarai avvisato. Se diventi un peso insostenibile. Non gli hai lasciato via d’uscita.

Lo sai bene, e lo sanno tutti quelli del PD, in testa Guccione, che non gli passa neanche per l’anticamera del cervello di nominarti come loro candidato. Sei perdente comunque vada. Sei, tuo malgrado, troppo chiacchierato. Sei un impresentabile al pari di Nicola.

Se poi pensi che gli iscritti del PD possono votarti per chissà quale tua dote, vuol dire che poco hai capito di tutta questa storia. A poco ti serviranno le scarse truppe cammellate che ti sono rimaste. Perché Carletto ti ha già venduto da tempo. Sa bene che una campagna elettorale con un candidato che cammina sul filo del chiacchiericcio è perdente. E siccome c’ha messo la faccia, e sa che a Renzi interessa la vittoria essendo questo delle amministrative un test elettorale per lui e il suo governo, non può certo rischiare.

Perché se la situazione dovesse sfuggirgli di mano, quella che oggi sembra una vittoria, per Carletto, potrebbe rivelarsi domani una clamorosa sconfitta. Già, perché se davvero dovessero svolgersi queste specie di primarie tarocche, il vincitore è già scritto se i partecipanti sono quelli che sappiamo: Paolini, Ambrogio, Rende, Mancini. Non può che essere Paolini, e Guccione dovrà assumersi in toto l’onere di questa scelta perdente.

Secondo voi Carletto si gioca la faccia e il suo futuro politico puntando su Paolini? Non ci credo neanche se lo vedo con i miei occhi. Carletto c’è già ‘ncappato, vedi eliminazione dalla giunta, e sa che certa magistratura si muove a comando. A questo aggiungi che i cosentini non voteranno mai Paolini, piuttosto riconfermeranno Occhiuto, che nel mentre sta trafficando di nuovo, alla luce di questo, con Madame Fifì e zio Nicola.

Questo è quello che si prefigura, almeno seguendo un filo logico degli eventi accaduti negli ultimi mesi. E poi, giusto per dire due cose sul senso delle primarie a Cosenza, lo sappiamo tutti come si svolgono: sono sempre truccate.

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Filippini, marocchini, truppe cammellate, pacchetti di voti, cinesi, compravendita di voti, e tutto il corollario che ogni volta si verifica puntuale a questo appuntamento fasullo di finta democrazia. Perché dovrebbero spiegarmi, i sostenitori di questa pratica, cosa c’è di democratico in questo. Dove sta la partecipazione della gente reale. Che possibilità ha un militante qualsiasi che decide di gareggiare contro i signori del voto? Una vera e propria buffonata.

Invece di essere un candidato calato dall’alto è un candidato calato dai potentati politici locali. E’ questo quello che cercavate? Se poi ci metti pure che i candidati hanno poco più di 10 giorni per presentarsi agli elettori, capite anche voi che il risultato è già scritto. Questa voi la chiamate democrazia? E’ questo il modo per sconfiggere i potentati politici e il clientelismo imperante? E’ chiaro che è tutta una presa in giro per ammorbidire diversi consiglieri che non vogliono allinearsi in consiglio per una eventuale sfiducia ad Occhiuto.

Questa “tregua” contrattata da Carletto a Roma serve per salvare la faccia e la dignità a tutti. Così facendo nessuno può essere accusato di incoerenza. Le primarie ci sono (ma non si svolgeranno), per cui ogni alibi è sgamato.

Ora tutti quelli che hanno detto metto la firma in cambio delle primarie dovranno mantenere fede all’impegno preso. E questo era un primo passo necessario per scongiurare il commissariamento del comune che, evidentemente, se ci tengono tanto a sfiduciare ad Occhiuto, i pezzotti romani sanno che potrebbe arrivare.

Se poi questa mia analisi non dovesse soddisfare le vostre esigenze, e volete continuare a pensare alla vittoria della democrazia a Cosenza, con la concessione di queste primarie a trucco, beh, contenti voi contenti tutti. Del resto se son rose fioriranno.

GdD