Cosenza, all’ASP succede di tutto: Faccia di plastica “regala” 100mila euro a Pietro Filippo

Pietro Filippo

Con atto deliberativo n. 2.005 del 20.12.2016, il direttore generale dell’ASP di Cosenza Raffaele Mauro, alias Faccia di plastica, ha deliberato 100.000 euro a favore del dr. Pietro Filippo. Perché? Mancata ricollocazione da direttore di una Unità Operativa Complessa dello stesso.

Non esageriamo, credeteci, se definiamo questa delibera un vero e proprio scandalo.

Dettato dalla necessità di elargire denaro ai suoi fratelli, amici e congiunti prima della revoca del mandato di direttore generale? Può darsi, vista la spregiudicatezza dell’operazione.

Sì, perché Pietro Filippo ha un “curriculum” incredibile, che lo pone al fianco di ladroni conclamati come per esempio il leggendario Fra’ Remigio Magnelli da Varagine.

Ex presidente del consiglio comunale di Cosenza, è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni e mezzo di reclusione per truffa e falso. 

Filippo era “specialista” nel dare via libera alle patenti per persone che non ne avrebbero avuto titolo e la Cassazione ha confermato i primi due gradi di giudizio. Si tratta, in particolare, della sentenza della Suprema Corte V sezione n. 41424/2016 (Filippo Pietro 27.06.2016).

Dunque, nonostante il dr. Pietro Filippo sia un condannato in via definitiva per truffa e falso, non solo rimane tranquillamente a prestare servizio ma, addirittura, ottiene 100mila euro perché non sarebbe stato “ricollocato” e trova qualcuno che glieli delibera.

E’ proprio vero che la realtà supera abbondantemente ogni più sfrenata fantasia.

Per completezza di informazione, riferiamo anche che Fra’ Remigio da Varagine Magnelli è il factotum del Cinghiale, con “onorati” anni al servizio di Petramala, condannato in primo grado a 14 mesi di reclusione per falso per vicende legate alle stabilizzazioni eppure ancora miracolosamente al suo posto. Proveniente dalla Balena bianca e dalla Cisl (si dice che un tempo sia stato addirittura misasiano…), ben presto si è convertito al Cinghialesimo.

Per la legge sulla trasparenza dovrebbe essere stato già retrocesso da un pezzo da dirigente di struttura complessa delle risorse umane e invece è al suo posto come se nulla fosse accaduto.

Ma se credevamo imbattibile il suo primato, oggi, con l’exploit del dottore Pietro Filippo, abbiamo assistito all’incredibile. Una vicenda che ha tutti i crismi per diventare un caso nazionale. Almeno quanto il Faccia di plastica “depresso”.