All’ASP di Cosenza sono giornate di attività assai intensa. C’è chi dice che Raffaele Mauro (sì, insomma Faccia di plastica) abbia ormai capito che il suo tempo è finito e, di conseguenza, sta dando il via libera a decisioni assurde, come per esempio quella dei 100mila euro vergognosamente elargiti a suo cognato Pietro Filippo. Ma non solo.
Questa mattina pare che Michelino Braiotta, un bravissimo medico che siede in ufficio nello staff di Raffaele Mauro, si sia recato alla Regione dal dirigente del Dipartimento Tutela della Salute Fatarella per chiedere che altre due situazioni incredibili vengano autorizzate.
Due “forzature” (e siamo generosi!) su cui il commissario Scura non aprirà bocca. Due decisioni che dovrebbero interessare, di norma, sia la procura di Cosenza che quella di Catanzaro.
Faccia di plastica tramite il suo ambasciatore (che non porta pena) chiederà la proroga illegittima di Riccardo Borselli (un incarico 15 septies non è rinnovabile e qui siamo al terzo rinnovo) a direttore del 118 e di Gennaro Sosto, uomo del Cinghiale corrotto, nell’incarico per il 15 septies.
Incredibile! Sosto fa il direttore generale in Molise e chiede la proroga di un incarico a tempo determinato. Cose da pazzi! In pratica, poiché a fine dicembre termina la sua aspettativa, adesso gliela rinnovano illegittimamente, tanto in Calabria e specialmente a Cosenza si possono fare tutte le porcherie possibili ed immaginabili.
Poiché il commissario Scura è una marionetta ridicola, peggio di Mauro, dovrà dire sì per accontentare Andrea Urbani, il subcommissario legato mani e piedi al Cinghiale, mai sazio di soldi e di potere.
Borselli, come dicevamo, è al terzo rinnovo, è “protetto” in questo periodo dal PD e segnatamente da Nicola Adamo e Madame Fifì. Sosto è illegittimo e, come accennato, è stato a lungo uno dei colonnelli del Cinghiale.
Ma per il comitato di affari che vede insieme un uomo come Nicola Adamo che intrallazza dappertutto e Tonino il Cinghiale detto anche ‘o milonario, va tutto bene. O meglio: tutto va bene madama la marchesa.
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