Cosenza, Asp venduta. Tutti gli incarichi dei dirigenti rampanti dello Jonio

Gli incarichi dello Jonio nell’Asp di Cosenza

Nel casino dell’Asp di Cosenza dove non si comprende che cosa viene realizzato per incompetenza oppure appositamente, la scalata all’occupazione di posti strategici del personale dell’area jonica nell’ultimo anno solare è diventata più incisiva. La massomafia dello Jonio ha tanti interessi nell’Asp di Cosenza e di conseguenza la politica jonica vuole sempre più gestire la gallina dalle uova d’oro della sanità.

Il primo fra tutti da ricordare è il neo direttore delle risorse umane ‘facente funzioni’ Pasqualuzzu Montilli, nominato con una letterina dall’inutile La Regina in sostituzione di Fra’ Remigio Magnelli, che ha goduto di qualche mese di vacanza da parte della magistratura cosentina e adesso non solo è tornato ma è stato “promosso” agli Affari Generali. Tornando a Montilli, nel curriculum sfoggia l’incarico della struttura semplice “Stato Giuridico del personale ’ e risulta ancora direttore “incaricato” Unità operativa complessa Risorse umane ex Asl3 Rossano. Ma incaricato che vuol dire??? Incaricato a… delinquere? Mah!

Da Rossano arriva l’avvocatessa Silvia Cumino per gli amici Sirviuzza, incaricata a individuare il contenzioso dell’Asp di Cosenza, con un piede qua e un piede la, un po’ a destra e un po’ a sinistra basta che si sta a cavallo!  Ma quando era il momento di dimostrare quello che sapeva fare si è dimessa dall’incarico di direttore amministrativo dell’Annunziata perché l’allora commissario l’aveva capita che è tutto fumo e niente arrosto. Anche lei nel suo curriculum indica dirigente struttura semplice degli Affari legali dell’ex Asl di Rossano, in cerca di una collocazione di rilievo agli Affari legali al posto dell’incapace (secondo lei) Peppino, che di anzianità di servizio ne ha tanta e la Bettelini lo aveva capito tanto da nominarlo Direttore di UOC e non incaricato. Se lei ricoprisse l’incarico di direttore degli Affari legali il Rossanese avrebbe a suo favore un ulteriore pezzo grosso di Asp da gestire!

Raffaella D’Alba, la moglie di Pacenza

Viene da Rossano lady Pacenza, Raffaella D’Alba, coordinatrice e responsabile degli Uffici delle pubbliche relazioni di tutta l’Asp. Nel suo curriculum indica di aver ricoperto l’incarico di Responsabile  U.O.S. Formazione – Qualità – Comunicazione istituzionale (Urp) – Accreditamento dell’ex ASL 3 di Rossano.

Viene da Rossano il Dr. Franco Laviola, amico di Pacenza, lui gestisce l’anticorruzione, la trasparenza dell’Asp e l’Uoc controllo di gestione. Lui programma e controlla! Ma in questi anni mentre il buco milionario aumentava lui dov’era? A chi faceva comodo il suo immobilismo? Nel suo curriculum indica: direttore UOC Programmazione e controllo gestione sistema sdo e DRG coordin. Impl. Sind P. e C. dell’ex Asl 3 dal 2002. Ma lui un concorso per primario lo ha fatto? Ma un medico può gestire un ufficio di programmazione e controllo? Beh, se i risultati sono quelli che sono, è alla portata di tutti capire la sua funzione. Forse un motivo ci sarà. La povera anima di Nicolino Mastrota, compare di Pacenza, messo al timone della gestione contabile dell’Asp di Cosenza: lui era quello che ha predisposto i bilanci falsi come i soldi del Monopoli, quelli che anche l’idiota La Regina ha capito che non può approvare. Perché lui appena arrivato da quel di Potenza aveva dichiarato alla stampa che li avrebbe approvati e che problemi non ce n’erano, tanto che porta la sua firma il bilancio di previsione 2021. Ma questo è un altro discorso!

Anche Giovanna Borromeo alias Giovannella Tagliatella, viene da Rossano, tutti i giorni in missione, lei di strada ne fa e ne ha fatta. Lei gestisce le gare milionarie degli amici degli amici dell’Asp di Cosenza. Per lei l’inetto La Regina ha preparato nell’atto aziendale nuovo un ulteriore posto di ufficio gare e appalti oltre a quello della bambola Mariellina. E già si dice che gli affari con le sanificazioni in pandemia (roba da 600mila euro) sono tutti cosa sua e del compagno, l’immarcescibile Gennaro Sosto.

Da Rossano viene anche il caro Maria Martino Rizzo, direttore sanitario in carica, lui muto muto i fatti sua se li fa (straordinari a manetta!) e non solo, ma anche quelli dei fratelli. Ha lasciato il suo incarico a dicembre 2021. Perché? Alla base della sua decisione c’è la partecipazione al concorso per la nomina del nuovo dirigente di Unità Operativa Complessa di Igiene e Sanità Pubblica. Ruolo lasciato vacante da Mario Marino. Un incarico stretegico e fondamentale che deve rimanere tra i “fratelli” e che vede Rizzo in pole position…