Cosenza-Brescia, la storia racconta: le 4 perle di Gigi Marulla e Bruno Giorgi sotto la Curva

FOTO ANDREA ROSITO

Cosenza-Brescia era una delle sfide preferite di Gigi Marulla, un po’ come quelle contro il Verona. Lo dicono la storia e gli annali ma anche la memoria di quei tifosi un po’ in là con gli anni che non dimenticheranno mai le gesta e le imprese del calciatore simbolo della storia rossoblù. La tradizione delle sfide al San Vito tra Lupi della Sila e rondinelle lombarde è tutta rossoblù (i bresciani vinsero una sola volta ma negli anni Sessanta) e nelle cinque, magnifiche vittorie del Cosenza, Gigi Marulla ci ha messo la firma ben quattro volte. Eh sì, il Brescia era proprio una delle sue “vittime” preferite e spesso Gigi ci scherzava su.

In verità, la prima vittoria dei Lupi contro il Brescia arriva quando Marulla ancora gioca ad Avellino e anche quella è una memorabile giornata di passione. Alla guida del Cosenza c’è l’indimenticabile Bruno Giorgi, che nelle stagioni precedenti era stato proprio l’allenatore del Brescia e aveva avuto un rapporto burrascoso con tutto l’ambiente lombardo. E’ la seconda giornata di ritorno e quel pomeriggio la Curva del San Vito dà a Giorgi una memorabile soddisfazione: gli ultrà srotolano uno striscione sul quale c’è scritto: “Bruno: il loro odio ti ha reso più grande”. E i suoi ragazzi gli regalano una prestazione fantastica. Prima Caneo, poi un’autorete di Zoratto e infine una splendida pennellata di Giorgio Venturin fissano il risultato su un impensabile (alla vigilia) 3-0 e la gara si conclude con Giorgi sotto la Curva a festeggiare con la tifoseria. Bellissimo! L’epopea di Gigi Marulla inizia l’anno dopo, quando il Cosenza non è certo un fulmine di guerra in classifica ed è costretto a lottare per la salvezza. Al posto di Gigi Simoni è ritornato il “vecchio” Gianni Di Marzio, che carica la partita con le rondinelle alla sua maniera e ottiene quello che vuole: la vittoria. Saranno ancora Bruno Caneo e un grande Gigi Marulla a segnare i gol decisivi nel tripudio di un San Vito che sa spingere la sua squadra del cuore sia che lotti per la promozione sia che lotti per la salvezza.

Altra vittoria memorabile è quella del 1992, quando sulla panchina rossoblù è arrivato un altro “mostro sacro”, Edy Reja. Stavolta i Lupi lottano per la Serie A e al San Vito va in scena un altro show rossoblù. Marulla apre le danze con un gran gol alla sua maniera: raccoglie palla in area di rigore, scarta il suo diretto avversario e deposita dolcemente in rete. Quel diavolo di un Ganz riequilibra il risultato ma in chiusura di primo tempo ancora Gigi si conquista un rigore e Oberdan Biagioni gionfia la rete dal dischetto. I Lupi contengono le sfuriate dei bresciani nel secondo tempo e nel finale in contropiede Losacco (ex Messina) sigla il definitivo 3-1 in un San Vito versione bolgia infernale.

Stefano Fiore

Nel 1994 al Cosenza di Fausto Silipo servono punti-salvezza contro il Brescia proiettato verso la Serie A e Gigi Marulla, memore dei suoi acuti contro le rondinelle, alla vigilia “anticipa” che si ripeterà e mai pronostico fu più azzeccato. Marulla segna ancora nel corso del primo tempo e poi nella ripresa “battezza” il primo gol tra i professionisti di un ragazzino di appena 18 anni destinato ad una radiosa carriera: Stefano Fiore. Il suo tiro al volo è straordinario e per il Brescia è notte fonda. E sono quattro!

L’ultima vittoria è targata 1996 e arriva con Bortolo Mutti in panchina. Il Cosenza dilaga nel primo tempo segnando addirittura tre reti con Angelo Alessio, Cristiano Lucarelli e – naturalmente – ancora con il solito Marulla. Nella ripresa le rondinelle provano la rimonta ma si fermano sul 3-2. E sono cinque! Mai avremmo pensato che Gigi Marulla avesse dovuto vedere questa partita da lassù ma state certi che neanche questa volta farà mancare il suo contributo nello stadio che ora porta il suo nome verso la sesta vittoria dei Lupi contro le malcapitate rondinelle.