Cosenza Calcio, i conti non tornano: ecco tutti i debiti di Guarascio

A Cosenza il dibattito pallonaro delle ultime ore è approdato sul fronte dei conti. Le vicissitudini del sistema calcio coinvolgono inevitabilmente anche il Cosenza e quando si apre questo capitolo, il patron Guarascio non gradisce. Di conseguenza, in diretta dalla televisione di riferimento, è partita la diffida a non trattare di argomenti che riguardino i conti del Cosenza, pena querela “rovinosa” al porto delle nebbie.

Ma veniamo ai fatti, tanto a noi una querela in più o in meno non ci cambia la vita. Le società sono state “salvate” dal provvidenziale intervento del governo, che ha previsto 60 (comode) rate per appianare anche i debiti più gravosi. Tradotto in soldoni, non stiamo parlando di pericoli imminenti per il futuro del Cosenza ma solo di analisi di un bilancio ovvero quello presentato ufficialmente dalla società di Guarascio che è diventato un atto pubblico già da tempo peraltro.

Che cosa ci dice il bilancio aggiornato fino a dicembre 2021. In estrema sintesi: il Cosenza ha speso meno (circa 6,3 milioni di euro) di quanto si è incassato (oltre 9,5 milioni) ma non raggiunge il pareggio nei conti perché i costi totali superano gli 11 milioni di euro.

Non si capisce bene perché ma, a fronte di stagioni nelle quali ci è conquistata la salvezza all’ultimo secondo, ai playout o addirittura sfruttando il fallimento del Chievo, sono state maturate perdite per 1,7 milioni (da ripianare entro 5 anni utilizzando il decreto Mille Proroghe), debiti per circa 3,3 milioni con Inps e Irpef per l’erario e per circa 1 milione per i contributi dei calciatori (decreto Cura Italia, il cui pagamento è stato posticipato al 22/12/2022).

Altri debiti per circa 630 mila euro verso fornitori e circa 3 milioni verso altri finanziatori (probabili anticipi di crediti derivanti dal calcio mercato) assicurati dalla Banca Sistemi.

Dovendo sintetizzare le maggiori preoccupazioni, non c’è dubbio che la principale riguarda l’indebitamente, decisamente eccessivo, con l’erario, specie se si considera che Guarascio per anni aveva giurato e spergiurato che non ci sarebbero stati problemi.

La successiva è quella del mercato di gennaio: come si farà ad operare senza denari? E non manca chi ne deduce che una delle contromosse potrebbe essere la cessione del pezzo pregiato della rosa ovvero Aldo Florenzi. In tutto questo contesto, poi, è chiaro che anche un eventuale investitore ci penserebbe mille volte prima di imbarcarsi in un’avventura del genere. Perché è davvero difficile capire come si possa essere arrivati a una situazione del genere in mancanza di qualsiasi tipo di investimenti. Tanti, troppi debiti.

Entrando nel dettaglio, dal bilancio al 31/12/2021 presentato dal Cosenza Calcio presso la Camera di Commercio, si evidenzia una situazione patrimoniale ed economica preoccupante soprattutto alla luce del ricorso della società Cosenza Calcio alla moratoria prevista dal Decreto Legge 18/2020 cosiddetto “Cura Italia” che prevede per le società sportive la possibilità di rinviare il versamento dei contributi e delle disposizioni agevolative di cui all’art. 3-quater del Decreto Legge n. 146/2021, convertito in Legge n.215/2021 e all’articolo 1, commi 923 e 924 della Legge n. 234/2021 (Pasqua a noi ci fa un baffo…).

Vari interventi legislativi hanno infatti permesso la sospensione dei versamenti per i club fino a novembre fissando al 22 dicembre la data per pagare tutto. Chi non paga potrebbe vedersi bloccato il calciomercato di riparazione. E’ però allo studio del Governo la possibilità di far pagare ai club il 15% degli arretrati potendo rateizzare il resto su 5 anni.

In realtà, non conosciamo la situazione debitoria IRPEF ed INPS del Cosenza da gennaio a novembre 2022, ma conosciamo però attraverso la documentazione presentata, la situazione debitoria generale al 31/12/2021 e non è per niente confortante.
Dall’analisi del bilancio infatti, le parole di Guarascio che tranquillizza i tifosi sulla bontà dei conti, non ci convincono… ma vediamo quali sono le reali criticità.

1- Il Marchio del Cosenza calcio è stato valutato 1.700.000,00, valutazione forse eccessiva che gonfia l’asset patrimoniale;
2 – Crediti verso clienti €. 2.034.609,00. Il credito riguarda “Crediti per fatture da emettere”, che si riferiscono allo stanziamento per fatture da emettere verso clienti per sponsorizzazioni, Lega BKT, società calcistiche e verso il Comune di Cosenza per addebito costi per lavori eseguiti sull’impianto in concessione.

Per quanto riguarda il Comune di Cosenza, gli stessi amministratori della società dichiarano che “permane una situazione di relativa criticità con il Comune di Cosenza poiché a fronte di notevoli esborsi finanziari sostenuti dalla Società per far fronte alle disposizioni della Lega in materia di adeguamento della struttura sportiva, non si è ancora avuto riscontro circa i rimborsi degli stessi come espressamente previsto dalla convenzione siglata con lo stesso ente”…..
I crediti verso la Lega invece sono pochi se si considera che il debito verso la Lega , è di euro 1.673.503 ed è relativo al debito verso Lega per oneri sportivi campionato in corso, liquidati su conto campionato. Quindi crediti vicino allo zero…

3 – Presenza di patrimonio netto ancora in negativo. I soci devono ancora versare e si sono dati tempo 5 anni sfruttando la Legge facoltà prevista dal D.L. 228/2021 convertito con modificazioni dalla Legge n.15 del 2022.

4 – Esiste un debito verso Banca Sistemi per una operazione di factoring (per aver anticipato i crediti della Lega ) pari ad €. 2.922.766,00.

5 – Debiti verso fornitori pari ad € 630.649,00; Debiti verso Iva pari ad €. 645.399,00, Irap €. 350.948,00 e altre imposte rateizzate €. 453.711,00; Debiti verso erario e Inps di oltre €. 2.000.000,00…..

Una situazione debitoria totale al 31/12/2021 di €. 10.783.577,00 a fronte di €. 2.943.269,00 di depositi bancari e di €. 7.726.004,00 di crediti di cui non si conosce la provenienza e la composizione di €. 4.977.512,00….. un totale crediti che per quanto detto al punto 2 è molto difficile incassare.
Ci auguriamo che il 2022 abbia migliorato una situazione patrimoniale molto preoccupante.