Cosenza Calcio, Occhiù, statti ara casa tua che mediatori non ne servono

Com’era facilissimo prevedere, il sindaco cazzaro che ci ritroviamo a Cosenza ha colto la palla la balzo per “tuffarsi” nelle dolorose vicende calcistiche che hanno portato alla retrocessione dei Lupi. E così in queste ore s’è fatto un quarto d’ora di popolarità mediatica utilizzando come al solito la sputtanatissima televisione di famiglia per annunciare urbi et orbi, visto che Guarascio non parla (e fa bene…), che il patron – con il quale pare si sia intrattenuto a pranzo – è disposto a cedere la società e altre menate del genere nel suo “solito” improbabile italiano fatto di rozzezza e ignoranza allo stato puro.

Occhiuto ovviamente non fa tutto questo per il bene della città o dei cosentini ma solo per il suo squallido tornaconto politico, dal momento che ancora per qualche mese sarà sindaco ma soprattutto che suo fratello Robertino è in corsa per la candidatura a presidente della Regione in quota centromafia (centrodestra per chi è nuovo di Iacchite’). Noi non sappiamo se ci sono realmente imprenditori disposti a subentrare a Guarascio nella gestione della società, anche perché un imprenditore che si rispetti e che abbia intenzioni serie non va certo blaterando sui media di Serie D le sue ambizioni di fare il presidente. Ma siamo certi che se Guarascio ha deciso davvero di vendere sa già a chi deve cedere. Di conseguenza, non c’è bisogno della mediazione di nessuno e tantomeno di quella di un faccendiere e di un truffatore conclamato come il sindaco cazzaro che ci ritroviamo. Occhiù, statti ara casa tua…