Cosenza, caos incendi. Il ricercatore Battegazzore: “Cantone metta mano a quei bandi”

Raffaele Cantone

Continua ad allargarsi sempre più il cerchio degli esperti, dei ricercatori e degli ambientalisti che stanno chiedendo con forza il ritiro dei bandi della Misura 8 del PSR Calabria, che ormai tutti stanno individuando come causa scatenante degli incendi in provincia di Cosenza.

Anche il sito “Il Parlamentare” ha ripreso la notizia dell’economista Matteo Olivieri e tra i commenti è apparso anche quello del ricercatore cuneese Maurizio Battegazzore. E’ persona molto seria ed esperto ricercatore che non prende posizione se non ha riscontri. Ebbene, ecco il commento che ha scritto rispetto alla questione. 

“L’ipotesi dell’economista, cioè che sono gli incentivi al rimboschimento stabiliti per legge la causa degli incendi, mi pare assolutamente verosimile.

Noi quest’anno, come da molti anni ormai, stiamo perlustrando in lungo e in largo la Calabria ma dal 1980 ad oggi non ho mai visto una devastazione come questa. Nel 2017 letteralmente mezza Calabria è andata in fiamme. Per combattere questa cosa bisogna capire il motivo.

Credo che ripetere antichi slogan come “è colpa dello stato che è assente” sia ormai non solo una risposta comoda ma anche molto sbagliata perché cerca sempre un facile “altrove” per scaricare delle “colpe” in modo da sentirci con la coscienza a posto.

Lo stato non sono solo le persone in divisa, i funzionari degli enti pubblici. Lo stato siamo noi, se così non fosse dovremmo rivendicarlo e appropriarcene, non limitarci a lamentarcene come di una cosa lontana. In realtà, con questa faccenda dei contributi alle aree bruciate viene dimostrato che lo stato esiste e pensa anche alle zone disagiate e povere, il problema è che lo fa in modo sbagliato ed uno dei motivi principali è che dal territorio stesso provengono allo stato richieste sbagliate.

A chi fa comodo che lo stato esista in questa maniera invece che in un modo virtuoso, promuovendo una economia sana che salvaguardi il territorio e crei vera occupazione?

L’antica risposta che vedo io è: conviene ad una unione tra criminalità organizzata e poveracci privi di altre prospettive. Questa Alleanza si è venuta a formare da tempo e cerca sempre nuovi sbocchi, possibilità, agganci di convenienza con pezzi dello stato. Ovviamente in questo quadro si inseriscono i soliti potenti prepotenti e squali profittatori tutt’altro che poveri.

In questa situazione cosa fare? Io credo che occorra unire le parti sane della società in modo da poter reagire e smascherare gli abusi, mettere in movimento iniziative che non guardino solo alle elite o al “ceto medio” ma anche a quelle facce di disperati e di personaggi “borderline” in modo da incentivarli in modo virtuoso.

Per arrivarci, mi spiace dirlo ma credo che oltre a questa Alleanza “giusta”, serva un po’ di sana repressione dei delinquenti. Magari anche facendo fare a loro obbligatoriamente lavori di ripristino dei danni fatti…

Inoltre bisognerebbe comunque abrogare e risolvere quella legge sui contributi in modo da renderla impermeabile al malaffare. Ci sarà un Cantone, una persona in grado di risolverla in tale modo… Piuttosto che lasciarla così, meglio abrogarla!”.

Maurizio Battegazzore

ricercatore