Cosenza. Cardiochirurgia all’Annunziata? Dalla Regione Calabria una doccia fredda: “La soluzione Sant’Anna è ancora in piedi”

Un punto fermo e molto indicativo sulla vicenda della Cardiochirurgia all’ospedale di Cosenza l’ha fissato il dipartimento Welfare e Salute della Regione. Che ha preso spunto dall’allarme lanciato sull’Emodinamica del “Pugliese” per bacchettare quella parte della politica catanzarese che da mercoledì si è scagliata soprattutto contro il governatore-commissario Occhiuto. «Al momento la Calabria può disporre di tre strutture complesse di questo tipo», viene sottolineato nella nota diramata dalla Cittadella intendendo i reparti di Cardiochirurgia: «Una alla “Dulbecco” di Catanzaro, una al Gom di Reggio Calabria, mentre una terza era accreditata presso la clinica privata Sant’Anna hospital di Catanzaro. Quest’ultima struttura ha avuto problemi economici e gestionali, evidentemente non addebitabili alla Regione, e ha chiuso. Nei prossimi mesi si valuterà a quale realtà assegnare questo terzo accreditamento per la cardiochirurgia». In questo contesto si inserisce la delicata vertenza ancora in atto fra la stessa Regione e la clinica privata, che nel frattempo ha cambiato gestione tramite il fitto del ramo di azienda aggiudicato al Gruppo Citrigno. 

Il provvedimento di revoca dell’accreditamento è infatti stato sospeso dal Consiglio di Stato che ha dunque dato ragione ai ricorrenti (la curatela fallimentare del Sant’Anna) e rinviato tutto alla discussione nel merito del Tar Calabria: l’udienza è fissata per il 26 marzo prossimo.

Il comunicato si conclude spiegando come “la linea del governo regionale, comunque, non ha ancora preso alcuna decisione in merito a quella di privilegiare una struttura pubblica piuttosto che una privata”. Resta il fatto che l’atto aziendale dell’Annunziata di Cosenza illustrato ai sindacati, pur non essendo ancora stato approvato dalla stessa Azienda, né dalla struttura commissariale, prevede 14 posti letto di Cardiochirurgia.

In base alle modifiche e integrazioni al Dca 64 del 2016 con le quali, il 14 marzo 2024, è stata aggiornata la rete ospedaliera calabrese, le tre strutture di Cardiochirurgia, due pubbliche e una privata, offrono un totale di 49 posti letto tra cui il 29 pubblici – 14 della Dulbecco, 15 del Gom – e i 20 privati del Sant’Anna, che da qualche anno non eroga alcun servizio e dunque sono presenti solo sulla carta.

L’ex consigliere regionale Francesco Pitaro, che insieme al professore Bernardo Mattarella assiste la clinica catanzarese contro la Regione, è intervenuto duramente: “L’annuncio dell’apertura della Cardiochirurgia all’ospedale di Cosenza, ove vero e ove si ponesse a danno dell’eccellenza rappresentata dalla prestigiosa struttura del Sant’Anna, non può che preoccupare la comunità catanzarese. Da troppo tempo si assiste a continui attacchi della Regione al suo capoluogo, la cui facoltà di Medicina è stata, consentendo la nascita di facoltà analoghe in altre città, diminuita per autorevolezza e unicità. Del nuovo ospedale di Catanzaro, poi, si sono perse le tracce. E’ tempo che la città abbia un sussulto di indignazione”. Fonte: Gazzetta del Sud