Il derby di Calabria si tinge ancora una volta di giallorosso. Cosenza-Catanzaro al Marulla finisce 0-2 esattamente come all’andata, a novembre, al Ceravolo e con gli stessi marcatori: Iemmello e Biasci. I giallorossi hanno messo in mostra una migliore organizzazione di gioco e hanno dato la netta sensazione di essere più squadra ma il Cosenza non ha giocato una brutta partita e ha molti episodi sui quali recriminare. Dall’infortunio dopo appena due minuti a Tutino, al gol del vantaggio giallorosso praticamente “regalato” lasciando da solo proprio l’attaccante più pericoloso ovvero Iemmello, per continuare con il clamoroso palo di Antonucci in avvio di ripresa e con un gol annullato e per finire con l’ingenua espulsione di Venturi, che ha vanificato il possibile forcing finale. L’allenatore Caserta, contestatissimo per la riproposizione del solito centrocampo a due (non ne vuole proprio sapere di cambiare registro forse anche per una questione di puntiglio personale…) ma soprattutto per i discutibili cambi di Marras e Antonucci, di gran lunga i migliori in campo, ci ha messo come al solito del suo. Ma tutti sanno a Cosenza che il pesce puzza sempre dalla testa (cit.) e non c’è bisogno di aggiungere altro.
Il successo di Cosenza consente al Catanzaro di allungare a 7 la serie positiva (4 vittorie e 3 pareggi, 15 punti in 7 gare) e di avvicinarsi ancora di più alle “big” del torneo. I giallorossi salgono così al 5° posto scavalcando il Palermo e riducendo a -3 il distacco dal Venezia mentre il 2° posto che vale la promozione diretta occupato da stasera dal Como è distante solo 4 lunghezze. Numeri che fanno davvero venire i brividi.
Il Cosenza invece scende dal 10° al 14° posto ma conserva almeno un confortante – per ora… – +4 sulla zona playout, sperando che questa devastante sconfitta davanti a 18 mila appassionati supporter non lasci il segno. La solita “maledizione” del derby contro il Catanzaro, d’altro canto, continua: il Cosenza non batte i cugini in casa dal 1985 in Serie C e addirittura dal 1964 in Serie B. Il Catanzaro, che non vinceva al San Vito dal 1986 (in Serie C), non aveva mai vinto a Cosenza in Serie B e oggi ha rotto l’incantesimo, al contrario dei Lupi, che continuano ad avere a che fare con un derby, al di là di tutto, decisamente stregato. Della serie: la tradizione del Catanzaro è molto più forte persino del… culo di Guarascio (cit.)
LA CRONACA
Il derby calabrese si mette subito male per Tutino: al 9’ è costretto a uscire in lacrime per infortunio (probabile stiramento al flessore). Al suo posto dentro Forte. La squadra di Caserta ci prova da lontano con Mazzocchi (alto), poi il gioco è interrotto per qualche minuto a causa dell’infortunio dell’assistente arbitrale Cipressa. Al 31’ arriva la rete che sblocca la partita: capitan Iemmello lasciato clamorosamente solo riceve da Situm e batte Micai. Prima dell’intervallo ci prova ancora Mazzocchi e questa volta è bravo Fulignati.
Nella ripresa, i rossoblù partono all’attacco e al 51′ vanno ad un passo dal gol: Antonucci colpisce il palo con un destro piazzato dall’interno dell’area e Marras spara poi alle stelle sulla ribattuta. La spinta del Cosenza si fa sempre più insistente e al 56′ arriva un altro pericolo per Fulignati con un’altra conclusione di Mazzocchi che si perde a lato. Dopo un quarto d’ora di grande sofferenza, il Catanzaro si riaffaccia in avanti e si rende pericoloso sugli sviluppi di due palle inattive calciate da Vandeputte: prima con una girata di testa di Iemmello deviata in corner al 62′ e poi con Brighenti che spara alto da solo dentro l’area. I padroni di casa non si arrendono e continuano a premere sull’acceleratore. Al 72′ Calò mette la palla in rete ma dopo un fallo di Mazzocchi sul portiere Fulignati rilevato subito dall’arbitro. Il nervosismo prende il sopravvento nel finale in casa Cosenza, che al 77′ resta in dieci uomini per il secondo cartellino giallo estratto a Venturi. L’espulsione rende la vita facile al Catanzaro che in contropiede fa male e raddoppia all’89’ con Biasci, freddo davanti a Micai ad appoggiare in fondo al sacco l’invito di Ambrosino. Chance anche di calare il tris in pieno recupero per le Aquile: rigore assegnato per un fallo di mano di Camporese, ma Biasci si fa ipnotizzare dagli undici metri. Finisce 0-2.
Cosenza – Catanzaro 0-2 (0-1 al primo tempo)
Marcatori: 31’ pt Iemmello (CAT), 45’ st Biasci (CAT)
Cosenza (4-2-3-1): Micai; Gyamfi, Venturi, Camporese,Frabotta; Calò, Praszelik (12’ st Zuccon); Marras (36’ Fontanarosa), Antonucci (36’ st Florenzi), Mazzocchi, Tutino (10’ pt Forte). A disposizione: Marson, D’Orazio, Crespi, Viviani, Canotto, Occhiuto, Voca, Barone.
Allenatore: Caserta
Catanzaro (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti (27’ st Miranda), Veroli; D’Andrea (19’ st Brignola), Petriccione (35’ st Verna), Pompetti, Vandeputte (35’ st Sounas); Ambrosino, Iemmello (27’ st Biasci). A disposizione: Sala, Antonini, Verna, Stoppa, Pontisso, Sounas, Krajnc, Oliveri, Donnarumma. Allenatore: Vivarini
Arbitro: Fabbri
Assistenti: Cipressa – Bahri
Quarto ufficiale: Mastrodomenico
Espulsi: 33’ st Venturi (COS)
Ammoniti: 6’ pt Petriccione (CAT), 43’ pt Mazzocchi (COS), 46’ pt D’Orazio (dalla panchina) (COS), 3’ st Forte (COS), 16’ st Venturi (COS)
Angoli: otto Cosenza, tre Catanzaro
Recupero: 7‘ pt; 5’ st