Cosenza-Catanzaro, la storia racconta. Gli anni ’50 e il duello per la Serie B

Cosenza-Catanzaro 1958 Foto Carlostella

Stiamo ripercorrendo la storia del derby Cosenza-Catanzaro, che domenica con la sua 50^ edizione scatenerà la passione delle tifoserie rossoblù e giallorossa. Siamo partiti dalle origini (https://www.iacchite.blog/cosenza-catanzaro-derby-numero-50-le-sfide-degli-anni-30-e-la-poesia-di-ciardullo/) per poi planare agli anni Quaranta (https://www.iacchite.blog/cosenza-catanzaro-la-storia-racconta-3-marzo-1946-un-derby-di-passione-tra-elisir-e-zaza/). Adesso voliamo negli anni Cinquanta. 

Il primo derby in serie B è datato 1946. Al “Città di Cosenza”, restaurato di tutto punto dopo la fine dell’emergenza bellica, finirà 1-1. Il Catanzaro retrocede subito, i Lupi un anno dopo.

Nel 1948 è di nuovo serie C… Il Cosenza in casa vince di misura (2-1) il suo terzo derby. Nel 1949-50 nella città dei Bruzi si respira aria di serie B. Il tecnico Mosele ha a disposizione fior di calciatori e si capisce subito che sarà un testa a testa col Messina per la promozione.

Il 6 novembre 1949 il Cosenza vince ancora. “Il Rigore” scrive: “… La pioggia non ha fermato nessuno sulla porta di casa in atteggiamento di incertezza; la parola d’ordine era unica e e fin dalla mattina ha echeggiato da un capo all’altro della città: tutti al campo! Ed il campo è stato una bolgia! Si è gridato da tutte le parti e con tutto il fiato in gola… La vittoria cosentina non si discute. Il divario è stato netto, a volte quasi impressionante…”. I gol sono di Polacchi, ala sinistra triestina in città già da tre anni, e di Confalonieri.

Nel girone di ritorno la squadra di Mosele espugnerà per la prima volta Catanzaro. Di Begnini il gol della vittoria mentre Gisberti para un rigore a Codeluppi. Il Cosenza perderà la B agli spareggi. Polacchi castigherà il Catanzaro altre due volte, nei derby del 1951 e del 1952. Il 19 febbraio 1951 i Lupi vincono 2-0. L’attaccante anticipa di testa il portiere Siligardi e poi propizia il raddoppio di Flumini. L’anno successivo si replica: 3-1 per i rossoblù. Polacchi segna il gol del 2-0. A rete anche Amicarelli e Stradella. Cosenza e Catanzaro retrocedono in Quarta Serie e l’8 marzo 1953 va in scena per la prima volta un derby di Serie D. Finirà in parità: 1-1. Il Catanzaro risale mentre per il Cosenza occorrerà attendere ancora qualche anno.

E’ il 1958 l’anno del ritorno dei derby. L’avvento alla presidenza di Salvatore Perugini ha finalmente prodotto i suoi frutti. Il tecnico Gastone Prendato è stato messo in grado di gestire una delle “corazzate” della serie C. Ma anche il Catanzaro, in serie C già da diversi anni, ha programmato una stagione da protagonista, guidata da un altro allenatore di grido, Pasinati.

E’ il 12 ottobre 1958. Il “Città di Cosenza” ha cambiato denominazione in “Emilio Morrone” come doveroso tributo a un ragazzo cosentino di 23 anni che ha perso la vita mentre giocava. Diecimila spettatori fanno da cornice all’evento.

Il Cosenza gioca con: Sartori, Regalino, Coaro, Della Pietra, Bordignon, Delfino, Risos, Ardit, Martino, Uxa, Palpacelli. Il Catanzaro risponde con: Masci, Bonari, Tozzo, Di Fant, Bigagnoli, Costa, Raise, Fanello, Ariagno, Ghersetich, Rambone.

Si capisce già dalle prime battute del campionato che i “cugini” si contenderanno la promozione in serie B. Tra i rossoblù la “star” è il capitano Mario Uxa, attaccante di gran classe, che già negli anni passati ha segnato valanghe di gol, soprattutto in acrobazia, ed è l’idolo dei tifosi. Ma anche la mediana è messa bene con i granatieri Bordignon e Delfino. In avanti, oltre che ad Uxa, ci si affida al talento di Ardit e alla fantasia delle ali Risos e Palpacelli. Quest’ultimo è rimasto un mito per le sue travolgenti discese e per la sua capacità di crossare in corsa.

Tra i giallorossi gli elementi più in vista sono l’esperto portiere Masci, la quotata ala destra Raise ma soprattutto due fantasisti che hanno segnato un’epoca, determinanti nel risolvere il “testa a testa” con il Cosenza a favore della città dei Tre colli. Il primo è Giovanni Fanello. E’ nato a Pizzo, il paese dei tartufi, e ha appena 19 anni. Fino all’anno prima giocava in Promozione con la squadra napitina. Ma Pasinati non ha esitato a lanciarlo in prima squadra, estasiato dal suo gioco di gambe ubriacante. Il secondo è Gennaro Rambone, napoletano verace, bomber di sfondamento.

Nella foto: Cosenza-Catanzaro del 1958-59 allo stadio “Morrone”. I capitani sono Mario Uxa per il Cosenza e il portiere Masci per il Catanzaro
Foto Carlostella

Il Cosenza gioca in maglia gialla per dovere di ospitalità. La “Gazzetta del Sud” scrive che “sugli spalti sventolano molti vessilli rossoblù e giallorossi”. Ma soprattutto che qualcuno aveva provveduto ad ordinare la chiusura delle porte perché lo stadio era strapieno e non poteva più contenere nessuno… Sono i Lupi che fanno la partita. Al 18’ Ardit coglie l’esterno della rete. Poi è Palpacelli che sfiora il gol su punizione. La supremazia del Cosenza non si traduce in gol e i giallorossi cercano di sfruttare il contropiede. Nella ripresa Costa coglie il palo su calcio di punizione e al 90’ per poco Fanello non serve la beffa. Finisce 0-0. Il conto dei corner dice Cosenza 13 Catanzaro 1… Il Catanzaro alla fine sarà promosso in Serie B con un solo punto di vantaggio.

Fanello