Cosenza-Catanzaro. Ordine pubblico da barzelletta: questore e prefetta forti con i deboli e deboli con i forti

L’ordine pubblico è una cosa seria, specie quando in mezzo ci sono partite di pallone e non sai mai cosa potrà accadere. A Cosenza l’ordine pubblico è in mano a due servitori dello stato che non fanno mistero di essere grandi “ammiratori” dei potenti ovvero dei politici. La prefetta Ciaramella, in particolare, non perde occasione per partecipare alle “feste” della sua amica del cuore Rosaria Succurro (arrassusia).

Ma anche il questore Cannizzaro, per quanto si sia insediato pochi mesi fa, non manca a un ricevimento dei suoi amichetti della politica e quando qualche cazzaro gli telefona perché hanno attaccato “manifesti sovversivi”, la sua prima reazione è quella di farli staccare immediatamente dagli agenti della digos in carne (venduta) e ossa. Per non parlare della ridicola repressione nei confronti di chi… vende fumo e dei vergognosi inchini ai politici corrotti e ai faccendieri senza scrupoli più schifosi della città. E l’aspetto allucinante della vicenda è che quel “ciavucco” del sindaco che ci ritroviamo non solo non s’è ancora degnato di cantargliene quattro per come si merita ma si sta prodigando per coprire lui e gli altri quattro incompetenti che lo circondano.

Sia chiaro: Ciaramella e Cannizzaro non sono diversi da quelli che li hanno preceduti, diciamo pure che viaggiano in perfetta continuità secondo il motto caro allo stato da secoli e secoli: forti con i deboli e deboli con i forti.

Ma quello che hanno combinato per il derby Cosenza-Catanzaro è destinato a entrare di diritto nelle barzellette dedicate ai servitori incapaci dello stato, siamo al livello di quelle sui carabinieri tanto per fare un esempio. Tutta la gestione dell’ordine pubblico per questo derby è stata una barzelletta: dai biglietti “falsi” fatti dai tifosi del Catanzaro alla ridicola comunicazione della questura che annunciava fuoco, fiamme e… daspo e invece ha fatto entrare nello stadio non solo tutti i falsificatori ma anche tutto l’armamentario possibile per far casino.

Ma ci piacerebbe conoscere i nomi e i cognomi di coloro che hanno “ordinato” di portare il torpedone dei tifosi del Catanzaro a… Cosenza Nord quando la città dei Tre Colli sta nella direzione opposta. Il sospetto, ahinoi fondato, è che non ci sia stata soltanto incompetenza e ciucciaggine ma anche malafede e dolo e di questo pare che se ne stiano accorgendo anche a Catanzaro perché da stamattina stanno arrivando finalmente note di fuoco contro la questura e la prefettura di Cosenza e se nella nostra città tutto è possibile, abbiamo la sensazione che nel capoluogo di regione qualcuno si stia incazzando davvero e non vorremmo essere nei loro panni… Ah, a proposito: a Cosenza si dice già che la Ciaramella è perfetta per fare la… prefetta di Paperopoli e Cannizzaro è sputato per fare il questore di Topolinia. Altro che le barzellette dei carabinieri!