Cosenza, chiesa di San Domenico. La strategia del cazzaro: prima gli annunci, ora il silenzio

La vergogna dei lavori per il completamento della chiesa di San Domenico e dell’adiacente piazza Tommaso Campanella è stata finalmente scoperchiata dalla procura di Paola. Per i reati di corruzione e peculato sono finiti in galera il Responsabile Unico del Procedimento, in gergo il Rup ovvero Michele Fernandez e l’imprenditore che ha vinto l’appalto ovvero Gianfranco Mirabelli.

Iacchite’ denuncia la vergogna di questi lavori ormai da più di un anno. L’ultima volta (prima dell’operazione della procura di Paola) era stata il 16 ottobre quando avevamo ancora messo in evidenza l’assurdità della situazione (http://www.iacchite.com/cosenza-la-vergogna-dei-lavori-a-san-domenico-la-ditta-mirabelli-gianfranco-e-la-procura-di-paola/).

Ebbene, appena due giorni dopo Mario Occhiuto su uno dei suoi innumerevoli profili FB ha pubblicato una dichiarazione che riteniamo sia importante anche per il procuratore Bruni in quanto testimonia a tutti gli effetti quanto anche il sindaco di Cosenza sia inevitabilmente colluso e coinvolto in questa vicenda. Tutta la città ha visto e commentato la manfrina messa in atto per quest’opera pubblica. Tutti – ma veramente tutti – hanno capito che l’imprenditore, attraverso la complicità del funzionario corrotto Michele Fernandez del Comune di Cosenza, percepiva dalla Regione Calabria somme relative al completamento dei lavori del complesso monumentale di San Domenico, senza che questo corrispondesse al vero. Un classico dell’intrallazzo al Comune di Cosenza: il funzionario produce le carte farlocche, l’imprenditore incassa e poi devolve. In questo caso il corrispettivo per Michele Fernandez era l’assunzione di una persona da lui segnalata presso l’azienda dell’imprenditore. Ebbene, nonostante tutti avessero capito tutto e nonostante fossero già in circolo le notizie relative all’inchiesta della procura di Paola, Occhiuto, a pochi giorni dagli arresti del dirigente e dell’imprenditore corrotto, così si esprimeva, per come vediamo anche nella fotografia di copertina.

Fra poco avremo una nuova bellissima piazza nel centro storico di Cosenza, che accrescerà l’importanza del complesso monumentale di San Domenico e la sua straordinaria Chiesa.

Piazza Campanella sarà frequentata da tanti giovani ed estenderà l’area di interesse verso la parte antica della città.

Sono in corso i lavori per la sistemazione di nuovo terreno vegetale, il piazzamento della gradinata, gli impianti di illuminazione pubblica e di irrigazione.

Cambiare e migliorare la città vuol dire migliorare la vita degli uomini che vivono la città.

Noi non ci fermiamo.

Ora, dopo il clamoroso “sbianco” (o figura di merda, come preferite) degli arresti dei suoi sodali, Occhiuto non ha ancora detto (o scritto) una sola parola per giustificare queste ennesime cazzate che ha propinato ai cosentini, né tantomeno ha dato chiarimenti sul proseguimento dell’opera, che chiaramente non potrà essere continuato dall’impresa del truffaldino Mirabelli. Silenzio assoluto, come se la gente si dimenticasse delle cazzate che dice o che scrive e senza neanche cancellare la cazzata dal suo inguardabile profilo. Questo è il sindaco che ci governa: un truffatore dedito a delinquere in ogni manifestazione della sua attività. Senza pudore e senza vergogna: in estrema sintesi, la faccia come il culo, non c’è nessuna differenza.