Cosenza. Città unica, gli Occhiuto e Adamo avviano le pratiche di scioglimento del Comune. E Franz è rimasto col cerino in mano

Centrodestra e centrosinistra stringono i tempi per l’operazione Città unica Cosenza-Rende-Castrolibero. Sì, avete letto bene: sia centrodestra sia centrosinistra. Come tutti sanno, le due coalizioni fanno solo finta di litigare ma in realtà sono sempre d’accordo su tutto, specie quando devono dividere.. il bottino. E l’operazione Città unica è un affare da mille e una notte, non c’è che dire. L’accelerazione e di conseguenza la fretta è data dal fatto che se non ci si dà una mossa, a Rende si va al voto entro la fine dell’anno e questa circostanza bloccherebbe l’iter e il progetto, quindi bisogna muoversi. 

Le ultime notizie sull’argomento le ha lanciate l’attuale sindaco di Cosenza Franz Caruso, che somiglia sempre di più a quel povero marito che è sempre l’ultimo a venire a conoscenza delle… corna che gli mette la moglie! E infatti Franz l’incappucciato nella giornata di ieri ha diffuso l’ennesimo pietoso comunicato che non ha prodotto nessun risultato, neanche un “vaffa” da parte del… Pd ai presunti “nemici” del centrodestra.

“Nella prossima seduta del consiglio regionale – informa Caruso – il centrodestra ha deciso di approvare la norma per l’indizione del referendum per la istituzione della città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero. Siamo in presenza di una evidente forzatura. Non intendono dire il “come” si vuole fare per generare un processo virtuoso e vanno, invece, avanti con una impostazione burocratica che produce solo danni alle città interessate…”.

Caruso in versione marito tradito aggiunge: “Ma la ragione vera per cui vogliono forzare i tempi è quella di legiferare e produrre atti amministrativi funzionali a legittimare l’attuazione della legge obbrobrio che ha modificato il referendum da vincolante a consultivo e, soprattutto, ha disposto che il quesito referendario non sia quello approvato dai consigli comunali ma quello che decide il Consiglio regionale. Il tentativo è, di fatto, quello di creare il precedente nell’ attuazione di una legge che espropria i Comuni del principio di autodeterminazione. Una legge di imposizione perché consente alla Regione di poter sciogliere uno o più Consigli comunali a proprio piacimento, inficiando persino il principio della sovranità popolare che assegna al consiglio comunale il mandato di una intera consiliatura. L’obiettivo, pertanto, è prima di tutto quello di voler mano libera per poter esercitare, come consiglio regionale, il potere di scioglimento dei consigli comunali…”. Insomma, il solito bla bla bla… 

Qualcuno dovrebbe informare Caruso che il centrosinistra è d’accordo ed è perfettamente funzionale alla strategia. Altrimenti non avrebbe permesso che si arrivasse al voto nella prossima seduta del Consiglio regionale. Detta con ancora maggiore chiarezza: gli Occhiuto e Nicola Adamo si sono accordati per sfrattare il consiglio comunale di Cosenza prima che – magari – arrivi qualcuno con la Commissione d’accesso antimafia, visto che nei corridoi del Palazzo sguazzano i faccendieri e gli accriccati dei clan travestiti da autisti o da commessi.

Per non parlare della imbarazzante continuità con le Giunte di Mario Occhiuto, che in altre zone d’Italia avrebbe già determinato lo scioglimento del Comune. Dunque, gli Occhiuto con la complicità di Nicola Adamo si preparano a sciogliere il Comune di Cosenza e a togliere la maschera al progetto di riportare Mario il cazzaro alla guida della città con una contropartita che riguarderà certamente la Regione Calabria e che ovviamente non interessa in nessuna maniera Franz Caruso, ché se fosse stato lui il candidato del Pd alla presidenza della Regione, l’incappucciato sarebbe stato il primo a staccare la spina a questa gran pagliacciata del Comune di Cosenza. Franz invece come da scontato copione ha fatto la fine del marito che apprende per ultimo delle corna della moglie ed è rimasto con il cerino in mano. Chissa è…