Cosenza. Città unica, i capigruppo di maggioranza: “Vogliono rimettere in gioco Mario Occhiuto”

“Il dibattito svoltosi questa mattina nella Prima Commissione Consiliare regionale presieduta da Luciana De Francesco ha reso evidente che la barbarie che vorrebbe  compiere il Consiglio Regionale con la modifica del comma 3 dell’art. 5 della legge n.15/2006, prevedendo l’esclusione, sia della volontà dei Comuni interessati che dei cittadini, ai processi di fusione, ha un solo obiettivo: riportare alle urne i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero  per rimettere in gioco l’ex sindaco Mario Occhiuto, oggi senatore semplice tra tanti e, quindi, mortificato nel suo smisurato ego”.
E’ quanto scrivono in una nota i capigruppo di Palazzo dei Bruzi Francesco Alimena (PD), Ivan Commodaro (Franz Caruso Sindaco), Raffaele Fuorivia (PSI), Francesco Gigliotti (De Cicco Sindaco) e Daniela Puzzo (Cosenza Libera).
“Altro che Città Unica a beneficio della collettività e dei territori – prosegue la nota – c’è un disegno politico in atto che tutto piega alla vanità di un uomo. Tanto che l’ormai ex sindaco Occhiuto non molla la presa su Cosenza, intervenendo anche in maniera deplorevole (vedi l’altarino delle vittime della rotatoria di Viale Cosmai) nel dibattitto cittadino, forse pure nel tentativo di far dimenticare i disastri che ha lasciato e che la buona e oculata amministrazione del Comune da parte del sindaco Franz Caruso, da buon padre di famiglia, sta cercando di risistemare eliminando sprechi e sperperi.
E’ proprio all’ex sindaco oggi premiato con l’elezione a senatore semplice grazie alla prima posizione bloccata nel listino di FI, infatti, si deve il dissesto di Cosenza, che Cuba finora oltre 250milioni di euro e l’ulteriore disavanzo tra il 2020 ed il 2021 di altri 24milioni di euro circa, oltre alla mancata copertura finanziaria di 11 milioni di euro di fondi vincolati. Un primato che ricade oggi sulle spalle dei cittadini di Cosenza attraverso tributi elevati al massimo e servizi ridotti purtroppo al minimo e che il centrodestra vorrebbe, evidentemente, estendere all’intera area urbana.
Ed, infatti, la modifica alla legge del 2006 per come incardinata tende all’approvazione di una norma di parte, a sfregio dei principi di democrazia, tanto che addirittura si tenta di escludere i Comuni, abolendo la deliberazione consiliare che rappresenta l’unico atto partecipativo vincolante rappresentativo delle scelte del territorio. Un vero e proprio obbrobrio legislativo! Bene ha fatto nei giorni scorsi il sindaco Franz Caruso a chiedere l’intervento di ANCI Calabria e dell’ANCI nazionale. Dispiace moltissimo che tutto ciò stia avvenendo con il tacito consenso del fratello di Mario Occhiuto che, però,  è Presidente della Regione Calabria e dovrebbe lavorare per risolvere le tante  emergenze che l’attanagliano, e non per soddisfare i desiderata del proprio congiunto”.