Cosenza corrotta: Marioilcamuffo

Da quando si sente assediato Mario è scivolato in una nuova depressione. Come altre volte gli è già successo. Vede mostri e nemici dappertutto, sembra aver assunto un allucinogeno di quelli potenti che lo costringe a restare nel “trip” senza possibilità di uscita: prigioniero dei suoi stessi demoni. È scomposto, esagerato, scostumato, sgrammaticato, come non mai. Non se la regola, parla a vanvera producendo, in chi lo ascolta o lo legge, l’effetto contrario a quello voluto, o quantomeno sperato. Lui che della comunicazione è stato un grande maestro, ora costretto, perchè non più in sé, ad incappare in errori (di comunicazione) che neanche io, nella mia breve ma intensa carriera da profano in una redazione, ho fatto. Dare del “delinquente” ai deputati 5Stelle e dello psicopatico/intrallazzino a Morra è stata una caduta di stile che francamente – per me che come si sa ho sempre esaltato il suo stile –  non mi aspettavo. Parole gravi anche sotto il profilo politico, deontologico, e giuridico.

E pensare che non perdeva occasione per rimproverami e querelarmi per il linguaggio da me usato in tanti miei scritti, da lui definito scurrile e offensivo, per descriverlo. E in un processo sono stato condannato a 4 mesi di reclusione per averlo definito un intrallazzino e aggettivi simili. Ora vedremo se il tribunale di Cosenza, e gli stessi giudici che hanno giudicato le mie parole, dopo la bella denuncia che gli sta per arrivare, userà lo stesso metro di giudizio per Mario che non ha risparmiato, nei suoi ultimi scritti, offese e calunnie a nessuno.

Mario non è più lui. E questo è evidente a tutti. Il solo pensare che qualcuno possa ficcare il naso nei suoi “armadi” pieni di scheletri lo terrorizza, e per “reazione contraria” si veste da spavaldo, ma è chiaro a tutti che è solo un pulcino che vuol far credere agli altri di essere un’aquila. La miglior difesa è l’attacco, oggi, non funziona più. Ma non ha altre strade da percorrere, non può certo raccontare la verità, altrimenti avrebbe già detto: il Comune è aperto a tutti gli ispettori che volete. È vittima dei suoi stessi imbrogli, ed è costretto, dalle circostanze, a fare il galletto. Non sa come uscire da questa situazione che sembra, questa volta, essere seria. E questo lo manda di fuori, al punto che, oltre alle offese, non si fa scrupolo di minacciare direttamente e indirettamente i suoi avversari. Ha perso la bussola.

Quella che sta vivendo Mario, in questi giorni, è una situazione psicologica devastante. Anche perché, nonostante le sue spavalderie, i 5Stelle non si scompongono e continuano decisi per la loro strada, “invogliati” anche dalle parole di Mario che confermano la giustezza della loro azione. Che porteranno fino in fondo con determinazione, coraggio, legalità e trasparenza. Checchè ne dica Mario.

Perché, in questo paese, chiedere la verità, per fortuna, non è ancora reato, anche se a Cosenza così è stato. Ma a vigna è finita, e il giorno tanto atteso sta per arrivare. E solo allora sapremo con certezza chi ha detto la verità e chi no. Come si dice: acqua chiara, non teme tuoni. Aprire le porte agli ispettori è un esercizio di democrazia che non può che far bene alla città che ha tanta voglia di capire, una volte per tutte, chi è il bugiardo in questa “storia di intrallazzi” che va avanti da anni. Quando gli ispettori avranno libero accessi agli atti, al bugiardo non resterà altro da fare che ricorrere ad una maschera. Perché la verità sarà definitivamente scritta nero su bianco, e camuffarsi alla vista della città, sarà l’unica via d’uscita per chi in tutti questi anni ha saccheggiato le casse pubbliche, a danno di chi vive il bisogno ogni giorno. Nascondere la propria faccia, ai cosentini, sarà l’unica cosa che potrà fare. Anche se non basterà una maschera a nascondere le vergogne che tutti sappiamo.

Mi sovviene un celebre “passo” che mi permetto umilmente di ritoccare, e che immagino come una sorta di preghiera recitata da Marioilcamuffo, in queste ore, e dedicata al suo Dio: “camuffa ciò che sono (agli occhi della gente), e aiutami a trovare il camuffo più adatto alle mie intenzioni (che sono quelle di cercare di farla franca scaricando le mie responsabilità sui soliti caggi, e svignarmela alla chetichella il prima possibile)”. Amen.

GdD