Cosenza, denuncia al preside Ciglio. Mario e Franz: se non è zuppa è pan bagnato

Che Franz avesse sin da subito adottato la propensione alla chiacchiera come “metodo politico” per tenere buoni i cittadini, lo avevamo ampiamente “intuito”, ma che finisse, in materia di bugie e falsità, col superare quel bugiardo patologico di Mario Occhiuto, beh, questo proprio non ce lo aspettavamo. Anche perché superare Mario Occhiuto che come si sa è considerato dalla medicina moderna un bugiardo patologico, non era mica facile. Eppure Franz c’è riuscito – è da quando si è insediato che racconta solo chiacchiere – ed è andato anche oltre. E questo è ancora più sorprendente.

Anche Franz ha pensato bene di mettere in atto la stessa strategia di quella che sta diventando a tutti gli effetti la sua musa ispiratrice, Mario Occhiuto, ovvero intimidire con denunce, querele, e minacce varie tutti coloro che dissentono o che criticano il suo operato. Mario li definiva odiatori, Franz invece non ha ancora trovato una definizione per i suoi “haters”, ma si è portato, nel mentre, avanti con il lavoro, denunciando il preside Massimo Ciglio, colpevole di essersi opposto alla riapertura di via Roma al traffico, che in una nota così dice: «Qualche giorno fa – spiega Massimo Ciglio – ho ricevuto dall’Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’USR per la Calabria una contestazione di addebito che, per chi non è aduso al linguaggio burocratico, è l’avvio di un procedimento disciplinare nei miei confronti sollecitato dal Sindaco di Cosenza, e dovrò presentarmi a Catanzaro il 20 maggio accompagnato da un avvocato».

Ora, noi non siamo certo fan di Massimo Ciglio che riteniamo uno pseudointellettuale con la puzza sotto il naso che “classifica” le persone in base al reddito e alla posizione sociale (un finto compagno come tanti in questa città), ma difenderemo sempre il suo sacrosanto diritto di sparare cazzate retoriche come e quando vuole, e nelle forme e nei metodi che più ritiene opportuno. Difendere la sua libertà di manifestare, significa difendere la libertà di tutti. E poi quell’ipocrita di Franz aveva detto che mai e poi mai avrebbe “impedito” a qualsiasi cittadino di esprimere la propria legittima critica, e invece, appena ne ha avuto occasione, ha denunciato il preside Ciglio con chiaro scopo intimidatorio. Il che dimostra, senza ombra di dubbio, non solo che di socialista, come diciamo da sempre, Franz non ha niente, ma soprattutto questa vicenda dimostra che la “parola” di Franz non vale niente, come quella di Mario Occhiuto. Insomma, vista la situazione di “somiglianza” che si è venuta a creare tra Mario e Franz viene da dire: se non è zuppa è pan bagnato! O come direbbe nostra nonna: tra tutti e due un si vota u riastu!