Cosenza: due anni di attentati, 4 morti e nessun colpevole

E’ quasi passata una settimana dallo scoppio di una bomba telecomandata ad alto potenziale all’interno del Bilotti Cafè, a due passi da piazza Fera/Bilotti e degli esecutori materiali neanche l’ombra. Gli investigatori sono concentrati sulla pista della “truffa” all’assicurazione. Un modo “sbrigativo” per il proprietario, secondo gli investigatori, per far fronte, forse, a pesanti debiti contratti con  qualche pezzotto del “giro”, o qualcuno a loro vicino, in qualche strano giro. Un classico della truffa assicurativa. Solo che in questo caso chi ha posizionato ed azionato materialmente il telecomando della bomba non si è regolato nelle quantità di esplosivo da usare, e se non è stata “strage”, è solo per qualche avvenuto miracolo.

Questa pista escluderebbe la presenza della malavita, della ‘ndrangheta, chiamatela come vi pare, da questa assurda azione criminale, anche se resta da spiegare chi e dove è riuscito a procurarsi l’esplosivo telecomandato che a quanto pare è roba da professionisti. Non solo: questa pista della truffa all’assicurazione eliminerebbe anche il pericolo della reiterazione del reato, e azzererebbe l’allarme racket, secondo la procura. Visto che la mala non c’entra. E allora abbiamo fatto una piccola ricerca, che tutti possono fare, per capire se questo genere di atti sono frequenti nella nostra città, limitando la ricerca agli ultimi due 20/24 mesi.

Partiamo da un dato: prima della data di inizio della nostra ricerca, in città si erano già verificati tanti episodi “intimidatori”, tipo auto incendiate o danneggiate, sedi e negozi bruciati. Ne ricordiamo qualcuno tra i più eclatanti: vennero data alle fiamme le auto dei consiglieri Sacco e Bartolomeo, poi fu il turno dell’auto dell’onnipresente dirigente comunale ingegnere Pecoraro. A seguire l’auto del sindaco di Rende Manna e prima ancora l’auto dell’architetto Cundari. Senza contare tutti quelli che non sono stati denunciati.

Vediamo quelli relativi agli ultimi due anni:

Nel maggio 2016 (partiamo da questo episodio che sembra datato, perchè contiene un elemento tragico e sorprendente) sei carrozze in disuso parcheggiate nella stazione di Vaglio Lise vengono date alle fiamme. Sono le ultime di una lunga sequenza di incendi. La settimana prima erano state date alle fiamme altre carrozze, e meno di un mese prima altre ancora. Solo che, in quest’ultimo incendio, un anno dopo, nel deposito rottamazione di Bari, mentre un operaio tagliava le lamiere della carrozze scopre all’interno un cadavere carbonizzato. Che nessuno a Cosenza aveva notato: Vigili del Fuoco, poliziotti e operai che hanno inviato la carrozza alla demolizione a Bari. Nella carrozza vengono trovati dei documenti appartenenti ad un 40enne di origini indiane (India) richiedente asilo, e residente in una struttura di accoglienza a Cosenza. La sua scomparsa era stata denunciata a giugno. Di questa storia non si è saputo più nulla.  Nonostante il morto.

La notte tra il 3 e il 4 ottobre del 2016 ignoti danno fuoco ad una Fiat 500 XL di colore rosso, di proprietà di G.B.L.O. di 42 anni, parcheggiata su Viale della Repubblica. Secondo i primi rilievi dei Vigili del Fuoco l’incendio è di natura dolosa. Una delle altre auto parcheggiate e danneggiate dal rogo, sarebbe di proprietà di un medico angiologo di Cosenza.

10 febbraio 2017 – Quartiere Serra Spiga di Cosenza: la Squadra Mobile di Cosenza interviene unitamente alla squadra dei vigili del fuoco di Cosenza, per constatare un doppio incendio doloso ai danni di un commerciante cosentino.

18 agosto 2017 – Sono quasi le 17 di un afoso pomeriggio quando qualcuno dà fuoco all’antica torre campanaria del Duomo dove trovano la morte arse vive tre persone e un cagnolino: Roberto, Tonino, Serafina. Anche qui, come nel caso del cadavere ritrovato nelle lamiere del treno, non si è saputo più niente.

17 novembre 2017 – Nella notte del 17, un equipaggio della Questura di Cosenza, a seguito di una chiamata, si reca in via Monfalcone Angelo – via Vittorio Veneto. Sul posto gli agenti trovano un’autovettura di proprietà di un imprenditore residente nel quartiere completamente carbonizzata. Il rogo, secondo quanto accertato dai tecnici intervenuti, sarebbe di origine dolosa.

19 dicembre 2017 – alle 23,35 la Bmw station wagon dell’assessore De Cicco, parcheggiata sotto la sua abitazione in via Popilia, viene data alle fiamme. Racconta l’assessore De Cicco: “dopo la riunione di ieri in Prefettura per il contrasto al commercio abusivo, sono rientrato a casa. Successivamente sono uscito e, nel riprendere l’auto, mi sono reso conto che era stata cosparsa di alcol. L’ho ripulita e chiamato la Polizia. Stamani sarei dovuto andare in Questura per formalizzare la denuncia, invece alle 23.35 ho sentito un boato, mi sono affacciato e ho visto l’auto avvolta dalle fiamme”.

23 marzo 2018 –  Due macchine vengono date alle fiamme in via Alfonso Rendano. Sul posto giungono i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Cosenza e i militari dell’aliquota radiomobile del Norm della compagnia cittadina diretta dal capitano Passaquieti. Che non possono far altro che constatare che il fuoco aveva già divorato una delle due autovetture parcheggiate vicino ad un muro di un palazzo, anche questo danneggiato, quasi certamente l’abitazione della proprietaria dei veicoli, una Smart Mercedes e una Fiat 500.

24 aprile 2018 –  “Atto intimidatorio nella notte ai danni del supermercato Contè in via Papa Giovanni XXIII ad Andreotta di Castrolibero dove persone non identificate – secondo i riscontri dei vigili del fuoco – hanno tentato di dar fuoco all’attività commerciale utilizzando liquido infiammabile”.

8 maggio 2018 – Intimidazione ai danni di Giovanni Cipparrone, consigliere comunale di Cosenza e presidente della commissione controllo e garanzia dell’assemblea civica. Durante la mattina ignoti hanno dato alle fiamme la vettura del consigliere, una Fiata Croma, parcheggiata in via Nenni, a Cosenza. Il giorno prima anche la vettura del fratello di Cipparrone, Antonio, era stata danneggiata nello stesso posto. Il fratello del consigliere comunale è in servizio presso Ecologia Oggi come autista. I fatti sono stati entrambi denunciati alle autorità competenti.

Questi sono solo quelli più eclatanti. Non abbiamo conteggiato i tanti attentati a piccoli negozi e attività. Ovviamente nessuno è mai stato preso per nessuno di questi attentati, dove ci sono anche 4 morti. Ora voglio vedere cosa dice la procura.