Cosenza, ex contrada Gramazio: una strada da mettere (subito) in sicurezza

Comunico al sindaco e al prefetto di Cosenza che  bisogna mettere in sicurezza l’angolo tra Via Pietro Sproviero e Via del Tribunale Centro Storico, infatti la strada è prossima ad un precipizio molto alto.
La segnaletica dell’incrocio è inesistente, anche senza quella divisoria continua, guardarail basso non a ponte, non a normativa, sabbia  sulla strada, massi,spazzatura, Illuminazione scarsa, non videosorvegliata.
Roberto Chimenti

Si tratta di una vicenda che va avanti purtroppo da molto tempo e che era stata denunciata anche dall’Associazione Bene Comune.

“Un’incuria amministrativa caratterizza alcune strade pubbliche della città di Cosenza, ascrivibile ad un’insufficiente se non omessa manutenzione, nonché ad una raccolta differenziata male organizzata dall’attuale amministrazione”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Avv. Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune.
Il riferimento è, in particolare, alla Via Pietro Sproviero (ex contrada Gramazio), situata nell’ambito di un patrimonio storico per Cosenza, e in cui v’è assoluta mancanza di manutenzione e pulizia di fossati e canali.

Difatti, a causa dell’assenza di lavori di ripulitura preventivi, denunciata dai vari abitanti all’Associazione Bene Comune e che è valsa a produrre un allagamento della strada in questione, lungo la stessa sta rapidamente ampliandosi una voragine, la quale, nonostante sia stata a suo tempo adeguatamente segnalata, integra una situazione di pericolo sempre crescente, soprattutto per gli automobilisti, che, a causa delle particolari caratteristiche della strada, non riescono a percepire o a prevedere con l’ordinaria diligenza l’anomalia.

“Una vera e propria insidia stradale – osserva – che, anziché segnalata, avrebbe dovuto essere oggetto di immediati provvedimenti di riparazione da parte dell’amministrazione comunale. Così come avrebbero dovuto costituire oggetto di un’attenta valutazione e di un accurato approfondimento da parte dei nostri amministratori le modalità di raccolta differenziata. Difatti, – continua il Presidente dell’Associazione Bene Comune – se ancora oggi, nonostante la raccolta porta a porta adottata dal Comune, in alcune zone della città (compresa la stessa Via Pietro Sproviero), regna sovrana l’immondizia, senza ombra di dubbio qualcosa non ha funzionato.

Sarebbero dunque questi i dati confortanti diffusi dal Comune di Cosenza, che facevano riferimento all’86 % di rifiuti differenziati raccolti nel periodo luglio-agosto? E quelli sparsi invece lungo le strade? A quale percentuale ammonterebbero? E non si addossi la colpa al mancato senso di responsabilità dei cittadini, in quanto è perfettamente noto che tra essi vi sono anche particolari fasce d’utenza, per le quali diventa molto spesso difficoltoso adempiere alle modalità di tale tipo di raccolta. Un’alternativa poteva consistere, per esempio, nell’adozione di contenitori controllabili e dedicati ad una platea di utenti ben definita con tempi di svuotamento analoghi a quelli del tradizionale sistema stradale. La raccolta differenziata deve innescare un percorso virtuoso e di eccellenza per la città di Cosenza e non tramutarsi in un decadimento del valore delle nostre strade e dei nostri luoghi, inevitabilmente svalorizzati dalla presenza dei rifiuti.

Pertanto – conclude Falsetta – auspico vivamente che il sindaco Occhiuto adotti provvedimenti incisivi ed immediati, rivolti a restituire alla Via Pietro Sproviero e agli altri luoghi della nostra città la dignità e il decoro che meritano.