Cosenza, con gli alberi affari milionari per le centrali a biomasse

Alberi e ambiente, un binomio necessario

Sala gremita in occasione del convegno svoltosi nei giorni scorsi a Cosenza dal titolo “Alberi e ambiente, un binomio necessario”. L’evento, inserito nelle manifestazioni in programma per la giornata nazionale dell’albero, è stato organizzato dal comitato Alberi verdi, in collaborazione con le associazioni Giardini di Eva, Club per l’Unesco di Cosenza, Fiab Cosenza ciclabile e Vas, per discutere sull’importanza del verde pubblico nel paesaggio antropizzato.

Il comitato Alberi verdi, sorto in seguito allo scempio compiuto sul patrimonio arboreo dell’area urbana, affiancato dalle suddette associazioni, ha iniziato da circa due anni una lotta contro le capitozzature degli alberi cittadini e i tagli selvaggi operati a Cosenza e a Rende. Diverse le iniziative messe in campo: dai banchetti informativi al volantinaggio, dalla piantumazione di alcuni alberi in città alla petizione on line (https://www.change.org/p/sindaco-di-cosenza-fermiamo-l-abbattimento-degli-alberi-in-citt%C3%A0-fermiamo-le-potature-selvagge-a-cosenza?recruiter=5292945&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_petition&utm_term=autopublish), dai vari incontri con altre associazioni e cittadini sensibili alle problematiche naturaliste fino al partecipatissimo convegno di martedì scorso, segno di una rinnovata attenzione verso la natura, sempre più oltraggiata dall’uomo.

Il convegno, moderato dalla giornalista Francesca Canino, è iniziato con la relazione del professor Dimitar Uzunov, che attraverso una serie di slide ha illustrato ai presenti l’importanza dell’albero nei vari contesti naturali, i benefici che gli alberi apportano nelle città in quanto dispensatori di ossigeno e bellezza, ricordando che “Nelle città, ogni grande albero conta”. È fondamentale, dunque, che le città siano sempre più verdi, così come gli antichi le avevano previste. Su questo argomento si è sviluppato il secondo intervento del convegno, affidato all’architetto Giuseppina Donato, che ha spiegato come è stata concepita la città verde nei vari periodi storici, un esauriente excursus che, per grandi linee, ha illustrato l’idea di città che i grandi architetti del passato hanno avuto e tramandato ai giorni nostri. Una città verde, necessaria soprattutto oggi, che sia in grado di fronteggiare le isole di calore e le polveri sottili, fenomeni in aumento a causa dei grandi sconvolgimenti climatici e dell’inquinamento, che, purtroppo, causano gravi danni alla salute dell’uomo.

Da quest’ultimo problema è partito il dottor Ferdinando Laghi, presidente di ISDE medici per l’ambiente, per esporre i rischi a cui sono esposti i cittadini, immersi in un ambiente denso di veleni e povero di alberi e quindi di ossigeno. Alberi che sono il bersaglio dei potatori, dei piromani ‘dolosi’ e dei malintenzionati che alimentano le fameliche ‘bocche’ delle centrali a biomasse, spesso situate ai margini dei parchi naturali. Laghi ha mostrato i dati delle centrali, dichiarando la loro perfetta inutilità, visto che la regione Calabria non ha bisogno dell’energia che esse producono, in quantità irrisoria rispetto alla abnorme quantità di legname che richiedono. Si tratta del solito affare milionario a vantaggio delle società produttrici di energia e a svantaggio dell’ambiente naturale e della comunità, sia in termini economici che di salute. Al termine, si è sviluppato un interessante dibattito con i presenti, che hanno esposto dubbi e preoccupazioni anche per i disastri ambientali nella vicina Rende.

Comitato Alberi Verdi