Cosenza, il sogno continua in finale: un’impresa d’altri tempi

Una lunga notte di festa per tutta la città. L’impresa del Cosenza Calcio, che ha centrato la finale playoff di Pescara asfaltando il Sudtirol, sta ancora esaltando una città ma anche una provincia, che ci hanno creduto fino alla fine spingendo la squadra verso il traguardo con tutto il fiato che avevano in corpo. Lo spettacolo delle 18mila anime rossoblù che cantano e gridano all’unisono per mandare quei due palloni in fondo alla rete di Offredi difficilmente ce lo dimenticheremo e nel frattempo si prepara l’esodo verso Pescara, perché con un Cosenza così non ce n’è per nessuno, neanche per il Siena, palesemente spinto dal “palazzo” grazie ad una serie incredibile di favori arbitrali.

E dire che la serata non era cominciata affatto nel migliore dei modi, calcisticamente parlando. Soprattutto nel primo tempo dove la squadra di Braglia non riusciva mai a rendersi pericolosa dalle parti di Offredi. E in questo modo faceva il gioco del Sudtirol, che teneva bene il campo con una prestazione efficace. Alla fine del primo tempo c’era un po’ di scoramento nel popolo rossoblù. Tutto, però, è cambiato nel secondo tempo e dopo le sostituzioni di Braglia, che ha lanciato nella mischia non solo Baclet ma anche Loviso, che non a caso decideranno la partita. Due volte Tutino, una Bruccini non riescono ad essere perfetti. Ci pensa, invece, poco dopo Baclet, che beffa Offredi con un perfetto colpo di testa sulla punizione tagliata dell’esperto e redivivo centrocampista. La partita cambia del tutto. Il popolo rossoblù. se possibile, raddoppia le energie e spinge a più non posso con la prospettiva dei supplementari. Il Sudtirol sembra accusare il colpo e il Cosenza, sulle ali dell’entusiasmo continua a premere sull’acceleratore, pronto ad approfittarne. La chance del vantaggio capita sui piedi di Bruccini, che spreca incredibilmente da due passi. Al gol ci va vicino ancora Baclet con un altro colpo di testa: Offredi è perfetto e smanaccia proprio all’ultimo secondo. Ma nulla può fare il portiere tirolese sul gong. Corner di Loviso, pasticcio di Frascatore, che nel tentativo di anticipare il proprio portiere, lo beffa. Un pizzico di fortuna, indispensabile per compiere ogni impresa, completa il capolavoro dei Lupi e dà il via ad una notte di festa che attraversa tutti i quartieri e tutta la città. La Serie B non è più un miraggio. Grazie a tutti.