Cosenza, il solito Gargamella spacca ancora di più ambiente e tifoseria

Cosenza sportiva è di nuovo sull’orlo di una crisi di nervi. La decisione del patron Gargamella di riaffidare la panchina a Roberto Occhiuzzi dopo l’esonero di Zaffaroni ha avuto come prima conseguenza quella di spaccare ancora di più ambiente e tifoseria, come se già non fossero divise. Una decisione per molti versi assurda e incomprensibile, dal momento che Occhiuzzi era stato esonerato, pur essendo ancora sotto contratto fino al 2023, dopo la rovinosa retrocessione sul campo della stagione scorsa.

Che senso ha richiamarlo adesso? Se il patron lo considera adeguato ad allenare in Serie B allora avrebbe fatto meglio a lasciarlo al suo posto ad inizio campionato senza andare a cercare Zaffaroni. Ma è chiaro come il sole ed è evidente anche ai profani che le valutazioni del famigerato Gargamella, prima di ogni scelta, con l’aspetto tecnico hanno ben poco a che vedere.

Detto fuori dai denti: Occhiuzzi ritorna non perché considerato adeguato, bensì perché è sotto contratto fino al 2023. Forse il patron sperava in una rinuncia di Occhiuzzi così da non doverlo pagare più, ma la rinuncia non è arrivata e la politica del risparmio ad ogni costo ha avuto il sopravvento ancora una volta.

Passando invece all’aspetto ambientale, il problema è che Occhiuzzi è cosentino di Cetraro e con i colori rossoblù ha comunque un rapporto di grandissimo amore. La tifoseria, in sostanza, gli sta già rimproverando di avere accettato di tornare sulla panchina del Cosenza nonostante sappia bene che la squadra è veramente debole e non solo. Tutti sanno che c’è una parte della tifoseria stessa che non sopporta più da tempo Occhiuzzi e non gliel’ha certo mandata a dire… Era proprio necessaria questa forzatura che darà certamente il via a una nuova stagione di veleni e contestazioni?

Da tifosi del Cosenza auguriamo ad Occhiuzzi di riuscire in quello in cui l’anno scorso ha fallito ma allo stesso tempo non è possibile non sottolineare quanto sia sempre più squallido questo (mezzo) uomo che continua a guidare la società rossoblù.