Cosenza, la farsa continua/6. Guarascio e la sua messa in piega: “Siamo in linea con la pandemia!”

Eugenio Guarascio è un uomo imperturbabile: gli può anche crollare un palazzo a due metri di distanza ma lui è capacissimo di spolverarsi il “capello” e di dire che non è successo niente. Del resto, se è diventato milionario ci sarà anche un motivo e il suo carattere “vulcanico” (a suo modo, s’intende) lo avrà certamente aiutato.

Oggi che il Cosenza Calcio è a un passo dalla retrocessione e Guarascio dovrà dare giocoforza spiegazioni alla città senza nascondersi dietro nessuno, forse finalmente andrà in difficoltà o magari dirà la verità, che potrebbe essere – e ce lo auguriamo davvero tutti – quella del suo addio se non alla città di Cosenza (visto che ancora deve incassare bei soldini dal suo appalto della spazzatura, giunto comunque all’ultimo anno) almeno alla squadra di calcio. Per il momento, tuttavia, dalla tribuna stampa dello stadio “Castellani” di Empoli, oltre a sfoderare una messa in piega da “Serie A”, non è andato oltre il suo solito, laconico pensiero che sa ancora tanto di farsesco e di grottesco: “Siamo in linea con la pandemia… – ha detto ricordando anche i 17 pareggi della sua squadra – ma i conti li faremo alla fine”. Forse conta sul suo leggendario fondoschiena, forse no ma di certo non si è smentito e, naturalmente, la farsa continua. Almeno fino a venerdì…