Nocera Terinese, Pasquale Motta e la cricca del padrino e dell’osso mastrosso

Pasquale Motta non è solo il prezzolato direttore di LaC News, la televisione edita dal gruppo pubblicitario Pubbliemme, oggi Diemme, di Limbadi e intrallazzata con la peggio malapolitica e con la massomafia, come emerge dall’ultima inchiesta di Gratteri nella quale risulta indagato a piede libero per concorso esterno in associazione mafiosa. 
E’ stato anche il sindaco di Nocera Terinese e alle elezioni del 2016 è stato sonoramente battuto da una donna coraggiosa, un avvocato, che si chiama Fernanda Gigliotti. Motta le ha prese di santa ragione nonostante tutto l’apparato elefantiaco della sua televisione lo abbia sostenuto, alla faccia di ogni legge di par condicio, fino alla fine. Spargendo veleni contro di lei e contro i suoi amici. Ma la Gigliotti ha vinto alla grande e a Motta è rimasto il cerino in mano.

Solo politici senza cervello e asserviti anche loro a logiche di potere hanno ancora il “fegato” (perché di questo si tratta) di invitarlo a cerimonie pubbliche. Perché si sa che i lecchini del potere sono graditi alla politica massomafiosa ovvero la feccia della società italiana. 

Ecco la nota che scriveva qualche giorno prima del voto del 5 giugno 2016 Fernanda Gigliotti, non ancora sindaco, dopo uno dei comizi di questo animale di Motta, arrogante perché credeva di vincere e trombato come l’ultimo dei dilettanti allo sbaraglio.

LE GRAVI ACCUSE DI FERNANDA GIGLIOTTI A PASQUALE MOTTA

Fernanda Gigliotti
Fernanda Gigliotti

Cari concittadini e care concittadine, ragazzi e ragazze, le farneticazioni, il delirio di onnipotenza e le affermazioni calunniose esternate ieri sera nel comizio di Pasquale Motta, avranno gravi conseguenze non solo contro il solito sporcaccione della cricca del padrino e dell’osso mastrosso (che peraltro è senza arte né parte e quindi, non ha nulla da perdere), ma anche contro le testate giornalistiche a lui solidali, il malcapitato Enzino/Ernestino di turno, i candidati della lista n. 2, i suoi presentatori.

E questa non è una minaccia, ma è un obbligo morale, un imperativo categorico per ripristinare l’agibilità democratica, la libertà di espressione, il rispetto delle persone e della loro privacy.

Ma avrà anche conseguenze gravi sulla libertà individuale di ciascuno di noi, sulla nostra reciproca fiducia, sui rapporti interpersonali, sul nostro futuro modo di parlare tra di noi, di discutere, di confidarci, di affidarci nelle nostre vite e nelle nostre professioni, l’uno all’altro.

Quello che è accaduto è grave, allucinante, preoccupante, offensivo della dignità personale dei nostri candidati, dei nostri collaboratori di studio, dei tanti giovani in difficoltà. E di fatti il metodo Boffo è esploso a Nocera, ancora una volta per esclusiva mano del solito noto Direttore di LaC News, candidato sindaco a Nocera Terinese, con schizzi di fango su tutto e contro tutti e costituisce un precedente spaventoso e criminale, deviato e deviante della democrazia, proponendo un uso padronale, strumentale e personale della stampa.

pasqualemottaTutto questo con il tacito, colpevole, complice, assenso del consiglio dell’ordine dei Giornalisti che resta a guardare inerme, da mesi ormai, malgrado la gravità dei fatti. La lista “Ripartiamo Dal Paese Che Vogliamo” deciderà quale azione assumere contro la macchina del fango di Pasquale Motta & C. e di LaCNews di Maduli, ed io mi rimetterò alla volontà della maggioranza, anche se affermo e confermo che la rivoluzione gentile é in atto, che nessuna menzogna potrà fermarla, che nessuna macchinazione potrà impedirla, che nessun dossieraggio commissionato dai killer di professione, potrá offuscarla perché chi usa la menzogna, chi specula sulle disabilità, chi strumentalizza giovani disoccupati per creare delle pantomime giornalistiche, é un disperato, uno sconfitto, un perdente.

Maduli-Merduli
Maduli-Merduli

Ma se da candidato sindaco non posso che rimettermi alla decisione di tutta la lista e di tutto il gruppo, come persona, come figlia di questa terra, come cittadina che ha sempre combattuto per la libertà e il rispetto della libertà di ognuno, non posso non rispondere alla mia personale, esclusiva e primaria esigenza, che è quella di offrire la mia totale solidarietà a Gianfranco Bifano, professionista serio ed onesto, responsabile di avere accolto nel suo studio un giovane praticante geometra, di averlo formato per due lunghi anni e di avergli messo a disposizione tutte le sue conoscenze, offrendogli una sincera e non scontata mano di aiuto nel difficile cammino di inserimento professionale.

La mia personale solidarietà va anche a Titta Macchione, anche lui vittima del medesimo disegno criminoso e che in questa difficile campagna elettorale, come tutti noi -e sfido chiunque del contrario-, ha ascoltato la incessante richiesta di aiuto di tanti giovani che ci guardano nella speranza di vedere una luce fuori dal tunnel, una prospettiva, un futuro.

Purtroppo per loro quel giovane non era il povero aspirante geometra che per anni ha lavorato fianco a fianco nello studio di Gianfranco Bifano, non era quel giovane fragile che chiedeva aiuto. Quel giovane si è rivelato essere lo strumento dei vecchi costruttori di macerie, come quelli del KGB, della STASI, di Corleone, di quelle società chiuse e rinchiuse sotto una cappa di controllo totale.

Quel giovane era un ascaro, uno scagnozzo, che con insistenza e destrezza, incalzava le domande, sollecitando risposte e registrando conversazioni amicali, fraterne, fiduciarie per fornirle al suo padrone che, per tale nobile e “lecito” servizio, lo avrà sicuramente ricompensato lautamente, con un ”prezzo di scambio” la cui entità non ci è stata ancora rivelata, ma che non fatichiamo ad immaginare e che presto scopriremo.

Chi può… dica a Pasquale Motta e ai suoi bravi che dopo il 5 di giugno 2016 resteranno solo le ceneri dei loro pedinamenti, delle loro registrazioni, delle loro offese gratuite, dei loro insulti, delle loro accuse, delle loro molestie ….

E ditegli anche che nessun fiore crescerà mai più sul loro cammino. Per tutto il resto cari ragazzi e care ragazze la partita è chiusa: siamo l’unica forma di vita nella campagna elettorale nocerese, siamo la Meglio Gioventù e saremo noi a mandare a casa, in un solo colpo, tutti coloro che hanno distrutto il nostro paese e che lo hanno portato al fallimento sociale ed economico.

Fernanda Gigliotti

Questo è Pasquale Motta. Lui accusa gli altri di non fare bene il mestiere di giornalista e lui invece chi è? Oltre a fare il parassita nei media e farsi mantenere da Domenico Maduli-Merduli, l’editore di Limbadi, viene mirabilmente descritto da questa donna che, con decenza parlando, gli ha fatto un culo così.

Motta e i suoi compari hanno assoldato gente, hanno fatto dossier (lui sì non quelli che lui accusa, vergogna!), hanno cercato in tutti i modi di screditare la lista della Gigliotti ma sono rimasti con le pive nel sacco, insomma se la sono presa in quel posto.