È sempre bene parlare con cognizione di causa per non incorrere in secche e mortificanti smentite. A volte, però, anche quando si dice la verità, e solo la verità, ci si può imbattere nel prezzolato di turno che pur di assecondare il suo signore si inventa numeri irresistibili, incassi fantasmagorici e successi strabilianti.
Per questo scriviamo prima che l’evento, il raduno degli alpini a Cosenza dal 27 al 29 settembre, si concluda, per scongiurare il pericolo che i biografi a pagamento di Occhiuto &Co propinino una narrazione difficile da confutare.
Scriviamo per dare la possibilità a tutti, proprio a tutti, di verificare de visu se si tratta davvero dell’ennesimo “successo”, per citare l’inarrivabile vicesindaca Santelli (quella dell’ISIS e delle Iene), o tutto merito dell’assessore Caruso ovvero dell’assessore ai lavori pubblici che, a detta del collega De Cicco, non avrebbe disposto i controlli sui lavori su via Caloprese, la via divora autobus.
Andiamo allora ai numeri. Anche stavolta sono impietosi. Ci si aspettava il pienone delle penne nere in città. L’amministrazione ha allertato tutti da Amantea a Castrovillari. “Ci saranno in città decine di migliaia di presenze” ma così non è. Consultando i siti di prenotazioni delle strutture ricettive abbiamo verificato che di camere in città e nell’area urbana di disponibili ce ne sono ancora tante. Allora delle due l’una: o nel comprensorio cosentino risiedono migliaia e migliaia di alpini che non hanno bisogno di ostelli ed hotel o che anche quella dei numeri fantasmagorici per il raduno degli alpini è l’ennesima frottola dell’amministrazione Occhiuto.
Capiamo che il nervosismo di sindaco e dei suoi è tale e tanto da impedire loro un minimo di lucidità ma qualcuno dovrebbe pur dirgli di ridurre le dosi dei farmaci che assume. Sono pericolosi per se e per gli altri. Perché alla fine neanche i pennivendoli compiacenti potranno assecondarlo e seguirlo nel baratro nel quale impietosamente sta precipitando. A tutto c’è un limite. Ma la pacchia sembra destinata a finire ed i nodi pronti ad arrivare al pettine. Poche settimane ancora e chi avrà pazienza potrà assistere alla fine di un sogno, quello di Occhiuto ma anche quello dei suoi sottoposti. Evviva dunque gli alpini ed evviva il raduno. Grazie a loro un’altra truffa di questa amministrazione è stata svelata.