Cosenza, la protesta di Magliari: “Occupo il Comune perché negano i miei diritti”

Pierino Magliari

di Pietro Magliari

Egregio sindaco,
la presente è stata consegnata in pari data alla responsabile del Settore Territorio e Pianificazione del Suo Comune, informandoLa che da oggi inizierò la mia protesta con una occupazione fisica e ne uscirò quando mi sarà rilasciata autorizzazione del trasferimento volumetrico delle particelle di mia proprietà.

Sono sei anni che ha avuto inizio questo calvario.
I responsabili del tempo mi hanno sempre negato questo mio sacrosanto diritto e sempre con motivazioni non convincenti e fuorvianti. Le mie richieste si sono sempre state in sintonia con le leggi vigenti.

Venerdì ultimo scorso ho richiesto altra autorizzazione e mi è stato riferito che i trasferimenti volumetrici sono stati sospesi fin quando non verrò approvato il Piano Strutturale Comunale (che io ho definito la tela di Penelope).
E’ notorio che oggi fa fede il Piano Regolatore Generale. 
Da questa mia brutta pagina ho sempre pensato di un accanimento di alcuni dirigenti dell’Ente, oggi non più presenti nelle stanze di codesto Comune.
Ho sempre percorso la strada della legalità, non chiedendo aiuti a chicchessia. Esco da una scuola di un grande Uomo che diceva di non abbassare la testa e di non accettare soprusi.
Io non mi farò intimidire. Ho pensato e penso che qualche dirigente dell’ente voglia riacquistare una sorta di verginità sulla moralità.

Lei, sindaco, è stato in passato un valente architetto. Ha progettato molti stabili e, quindi, sa di quello che avvenne sulla legalità urbanistica. Palazzi con piani superiore a quelli previsti, mansarde, fioriere e come ha sostenuto il consigliere Spataro, si è costruito anche su aiuole pubbliche.
Ultima riflessione sugli oneri di urbanizzazione e costruzione: se fossero stati pagati, oggi le finanze del Comune sarebbero state diverse da quelle attuali.
Su questo punto regna sovrano il silenzio da parte di tutto il Consiglio.
Chiedo e Le confermo quanto già scritto. Mi auguro che Lei possa trovare una soluzione immediata, anche perché il mio stato di salute, forse, non mi aiuterà a portare a termine questo pesante sforzo che mi accingerò a compiere per i miei figli.
La ringrazio.

Cordiali saluti