Cosenza, la solidarietà non si nasconde. Intervista a Sergio Crocco

Iacchite’ – Da quanto tempo siete in prima linea?

SergioSul discorso coronavirus da giorno 11 Marzo. Giorno dell’inizio della quarantena obbligatoria per tutti. Non abbiamo aspettato nulla, ed iniziato subito a pensare a chi non avrebbe potuto farcela.

Iacchite’ – Quante persone si adoperano ogni giorno per far sì che nessuno resti solo?

SergioAbbiamo una rete di volontari “attivi”, cioè quelli che escono di casa per lavorare a questo progetto, più o meno una ventina di persone.

Iacchite’ – Quanti pasti distribuite ogni giorno?

Sergio Siamo oltre i 550 pasti al giorno, considerando che il nostro pasto consiste in un primo, un secondo e un contorno. A giorni alterni anche la frutta.

Iacchite’ – Sommando quello che voi fate con quello che fanno altre associazioni di volontariato – Comune compreso che dice di aver distribuito oltre 500 pacchi viveri e di aver ricevuto quasi 2000 domande per i buoni spesa “elargiti” dallo stato – quanti poveri ci sono a Cosenza? O meglio, secondo te, c’è stato un incremento della povertà dovuta alla situazione di emergenza che stiamo vivendo, oppure quelli a cui date assistenza si possono inquadrate in quella che purtroppo viene definita dai sociologi “povertà conclamata”?

 Sergio È un conteggio che adesso è impossibile fare. Il concetto di “nuovi poveri” molto mitizzato in questi anni, nelle ultime settimane ha subito un’accelerazione non quantificabile. Ogni giorno questa fila è ingrossata in maniera esponenziale da chi fino a ieri aveva ancora un gruzzolo da parte derivante dal lavoro alla giornata svolto fino al mese scorso.

Iacchite’ – A quali categorie sociali appartengono “tutti” questi poveri?

Sergio Le categorie sociali sono ormai diventate “liquide”. Ci sono sorprese incredibili su questo fronte.

Iacchite’ – Oltre all’aspetto materiale, che poi in tempi di emergenza è la priorità, e per quello che fate l’intera città di Cosenza vi è grata, La Terra di Piero, svolge anche attività di informazione per indirizzare e guidare i più bisognosi a come fare per ricevere gli aiuti di stato, da cui spesso – vuoi per “autoesclusione” dovuta alla mancanza dei necessari strumenti culturali, vuoi perché molti sono sconosciuti allo stato –  proprio loro sono esclusi?

SergioIn tutta sincerità in questo momento non abbiamo il tempo di fare questo tipo di informazione. Siamo troppi impegnati a confezionare, nella nostra sede, i pasti ed anche 700 spese molto corpose a settimana. Non abbiamo il tempo materiale per fare altro.

Iacchite’ – La città è ormai abituata a rispondere in maniera quasi corale agli appelli della Terra di Piero – e questo perché la serietà e l’onestà che contraddistingue l’associazione è più che conclamata, i cosentini sono sicuri che ciò che donano a voi, al 100% arriva a chi realmente ne ha bisogno – fuori dai luoghi comuni, secondo te, tutta questa generosità è sincera, ovvero viene dal cuore, oppure c’è anche chi “ama fare passerella”?

SergioÈ una domanda che non ci poniamo adesso. Certo, questo rischio è reale, ma ora è il momento di turarci il naso. Ovviamente entro alcuni limiti etici che per noi sono invalicabili.

Iacchite’ – La generosità è un atto intimo, dicono le sacre scritture, “non far sapere alla mano destra quello che fa la sinistra”, cosa ne pensi delle tante foto, comprese le vostre, che girano su FB, di volontari davanti a pacchi di pasta, pelati, fagioli, latte e zucchero che promuovono la loro e l’altrui solidarietà?

SergioLa storia della beneficenza che deve essere silenziosa la considero l’alibi di chi non vuole farla. Tranne in casi limite, tutto ciò che si fa va pubblicizzato per trasparenza, e per alimentare lo spirito di emulazione. Se non si sa nulla il comune sentire è che si sta tutti fermi, e nessuno è invogliato a dare una mano. Io purtroppo con le sacre scritture non vado d’accordo anche per questo. Non mi piace la mitizzazione dell’omertà.

Iacchite’ – Cosa prevede il menù di stasera?

SergioPasta patate e caciotta affumicata. Gulash con fagioli e carne macinata. Porchetta e insalata mista.

Grazie.