Cosenza, le conseguenze del dissesto e la satira cosentina

Era il 17 ottobre del 2019 quando si è avuta l’ufficialità del dissesto finanziario del Ciomune di Cosenza causa saccheggio inverecondo. Oggi che tutta la città ha preso consapevolezza della gravità della situazione con ripercussioni gravissime per tutti, è più che mai opportuno metterci un po’ di satira. Così com’era avvenuto nell’immediatezza dei fatti. E’ vero: ci sarebbe davvero poco da ridere per una città che va in dissesto finanziario. Ma poiché chi ha portato Cosenza al fallimento continua ancora imperterrito a dire bugie e bene o male ha contribuito a piazzare il fratello “furbo” alla guida della Regione (!), è giusto che i cosentini sbertuccino per come merita uno che ha fatto il sindaco in maniera irresponsabile, truffatore nel sangue e delinquente politico (e non solo). Di conseguenza, ricordiamo come sui social era partita la macchina della satira.

I primi accostamenti sono quelli relativi al cinema: da Tutti a casa, con tanto di foto del cazzaro e dei suoi fedelissimi Mario Campanella e Giovanni De Rose (è la foto qui sopra) a tre titoli “leggermente” modificati rispetto agli originali ma ugualmente eloquenti: Il silenzio dei consulenti (saranno una ventina quelli che saranno costretti a sloggiare da Palazzo dei Bruzi), Un uomo chiamato Dissesto e Il Bello, il Buono e il Dissesto…

La foto di Occhiuto ancora più gonfio e invecchiato di quello che appare in pubblico  campeggiava alla grande sui gruppi antiocchiutiani letteralmente in sollucchero dopo il fatidico annuncio delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. Ma non solo foto col faccione di Occhiuto… Non mancava l’ironia nei confronti del “coraggio” con il quale il sindaco più squallido e viscido d’Italia continuava a dire di voler candidarsi a presidente della Regione. E così al posto del faccione arriva una parte del corpo sulla quale non batte mai il sole.

Particolarmente presa di mira, e non poteva essere altrimenti, Eva Catizone alias la patatina, ormai famosa in città per la sua propensione ad “aperitivicenare” piuttosto che lavorare. Per non parlare delle sue bislacche prese di posizione rispetto alle truffe del suo sindaco, al quale ora viene accomunata dalla satira feroce mentre chiede… l’elemosina. Per chiudere, il motto di Forza Italia in Calabria: “Vogliamo il dissesto anche in Regione: Occhiuto for President!”. Non resta che aspettare, ci siamo quasi…